Un caso assurdo anche per quello che viene considerato come il derby più pericoloso al mondo: nel Superclasico di ritorno degli ottavi di finale della Copa Libertadores fra Boca Juniors e River Plate, quattro giocatori ospiti sono stati colpiti da gas urticante lanciato dai tifosi di casa mentre si trovavano nel tunnel degli spogliatoi in attesa di cominciare il secondo tempo.
L’andata, al Monumental, era finita 1-0 per il River Plate e i sostenitori del Boca, nello stadio della Bombonera, non contenti del momentaneo 0-0, hanno deciso di intervenire tagliando la rete metallica e bucando il tunnel che porta agli spogliatoi creando un foro nel quale hanno potuto utilizzare lo spray.
A quattro calciatori sono state diagnosticate ustioni di primo grado. “E’ incredibile. Stavamo uscendo dal tunnel, ad un certo punto non potevamo più respirare e i nostri occhi hanno cominciato a bruciare. Ci hanno lanciato del gas urticante. Sono dei codardi” ha dichiarato Matias Kranevitter. L’arbitro Dario Herrera, forse sorpreso e impaurito, ha inizialmente aspettato circa un’ora l’evolversi della situazione per poi sospendere il match. Ora il Boca rischia sanzioni pesantissime, dalla perdita scontata della partita a tavolino fino all’eliminazione dalle coppe da parte della Conmebol. Il presidente del club Daniel Angelici ha chiesto scusa per l’accaduto dicendo di voler identificare i responsabili del gesto definendoli “dieci disadattati”.
Sei minatori sono stati estratti miracolosamente vivi dopo 18 ore sotto una frana avvenuta mentre…
Nuova mattanza di poliziotti in Messico, Nazione dove i cartelli narcos hanno messo in campo…
Prosegue la guerra in Medio Oriente. Sono almeno 13 i morti a Rafah, nel sud…
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che si stanno discutendo con gli Usa dettagli concreti…
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,25-30 https://www.youtube.com/watch?v=CY0SPdRyl3g In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni