Due atlete azzurre di Triathlon investite da un bus in Sudafrica

Grave incidente ieri in Sudafrica per la campionessa azzurra del triathlon Edith Niederfriniger, altoatesina, e per una compagna di squadra, Linda Scattolin. Le due atlete si stavano allenando in bici nella zona di Franschhoek Pass e un bus che trasportava una squadra di rugby risulta le abbia investite e ferite in modo grave. Il primo bilancio dell’incidente sarebbe di tre morti e quasi una trentina di feriti, alcuni lievi e altri in condizioni più serie, tra giocatori e tifosi. Il bus si è ribaltato su una strada di montagna nell’ovest del Paese, non distante da Cape Town, senza riuscire a frenare, per cause ancora da accertare, di fronte alla due cicliste italiane e finendo fuori strada dopo una sterzata.

A pochi metri sono rimaste le due biciclette, semidistrutte, coi loro due caschi. La Federazione italiana triathlon riferisce che le due donne sono state trasportate in due diversi ospedali e che non ci sono aggiornamenti ufficiali sulle loro condizioni. Alcuni amici e atleti dicono che non sarebbero in pericolo di vita, anche se in attesa di importanti interventi. Niederfriniger, 44 anni, di Merano, in Alto Adige, campionessa italiana di triathlon, con medaglie sia europee (oro nel 2003) che mondiali (argento nel 2006) long distance, e Ironwoman vincitrice a Nizza nel 2006 e a Klagernfurt nel 2007, era con la sua allieva Scattolin, 40 anni, di Ponte San Nicolo’, ricercatrice universitaria a Padova, campionessa italiana di triathlon olimpico vigili del fuoco nel 2010 e 2011 e campionessa italiana di categoria distanza lunga.

L’incidente, che nel mondo del rugby sudafricano ha suscitato grande cordoglio, è avvenuto intorno alle 11 di ieri, mentre la squadra, Groendal Rugby Club under 20, era in viaggio da Groendal con altri giocatori del Franschhoek Rugby Club e dei tifosi, per raggiungere Grabouw, per una partita amichevole in programma nel primo pomeriggio della stessa giornata. A perdere la vita sono stati due giocatori, Russel Riffel, 23 anni, e Denzil Boonzier, 20 anni, insieme al tifoso Abraham Lybrand, 62 anni. Sconvolto l’allenatore, Archie Johnson, padre del professionista Ashley Johnson, 29 anni, giocatore della nazionale sudafricana, che milita nel London Wasps, dopo essere cresciuto in questo sport proprio in famiglia, col padre a sua volta giocatore in Sudafrica, quando ancora le leggi razziali imponevano nette divisioni delle squadre tra bianchi e neri.