Fare la storia con un episodio, è proprio il caso di dirlo, “storico”: ci è riuscito il Benevento, finalmente a punti in Serie A con un gol allo scadere del portiere Alberto Brignoli, sbucato nel mucchio selvaggio dell'area avversaria (quella milanista) con una zuccata da bomber vecchia razza. Apoteosi per i campani, un disastro per il nuovo Milan di Gattuso, alla prima sulla panchina rossonera e già alle prese con i fantasmi di una stagione decisamente poco fortunata per i milanesi. Il Vigorito (finalmente) esplode di gioia, festeggiando il primo punto della storia delle Streghe nella massima serie come se fosse una vittoria. Esorcizzati mesi di episodi sfortunati e sconfitte rocambolesche grazie alla spizzata che non ti aspetti, quella di un portiere (peraltro da poco promosso titolare) che, all'improvviso, si fionda nella storia del calcio italiano infilando un collega (e che collega) con una traiettoria magica.
Con Gattuso chiamato a sostituire Montella per assemblare i tasselli del puzzle milanista, i rossoneri si presentano al Vigorito con la disperata necessità di fare punti. Davanti, un Benevento che di punti ancora non ne ha ma con la voglia matta di cancellare al più presto quello “zero” in classifica ancora presente, pur dopo 14 giornate di campionato. Niente di strano, quindi, che la partita si giochi sul piano dell'intensità con gli ospiti che arrancano un po' e i padroni di casa a tentare di ripartire. Il primo tempo si gioca così, con qualche tentativo offensivo delle Streghe soprattutto per vie esterne, e un Milan solido ma praticamente non pervenuto in fase offensiva. Per sbloccare il match serve andare al secondo tempo, quando Kessie resiste a un paio di cariche sulla linea di fondo e scodella al centro per la testa di Bonaventura, facendo succedere un po' di tutto: Jack colpisce di testa, Brignoli respinge e si scontra con Kalinic sulla seconda palla che, a sua volta, finisce nuovamente sulla testa di Bonaventura che, in tuffo, la infila nell'ultimo pertugio disponibile.
Il gol potrebbe scuotere il Milan e regalare al Benevento un altro pomeriggio da incubo: i sanniti, invece, trovano il pari con Puscas, bravissimo a raccogliere una respinta di Donnarumma su un bolide di Letizia, arrivato da azione di calcio d'angolo. La gioia, però, dura solo 7 minuti: altro corner, stavolta per il Milan, con Borini che raccoglie il pallone sulla destra e lo crossa al centro per l'accorrente (e completamente solo) Kalinic che, di testa, può solo metterla dentro. Gattuso di nuovo avanti ma a rimescolare le carte ci pensa Romagnoli: doppio giallo ed espulsione al 75'. E' l'inizio dell'assedio: i giallorossi si gettano in avanti, cuore e anima, cercando disperatamente il gol che regalerebbe il pareggio. E quindi il punto. Una caparbietà invidabile e (giustamente) premiata a una manciata di secondi dalla fine: punizione dalla sinistra di Cataldi e tuffo di Brignoli nella storia.
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