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Pescatori investiti dal ciclone, dispersi in 117

E'una feroce polemica, quella scatenatasi in India, contro la mancata allerta per l'arrivo del ciclone Ockhi. La furia dei venti, i quali hanno soffiato fino a 130 chilometri orari, accompagnati da piogge intense, si è manifestata con violenza nella serata del 2 dicembre sulle coste delle varie isole che compongono l'arcipelago di Lakshadweep, nel Mar delle Laccadive, cogliendo di sorpresa i pescherecci che stavano svolgendo il loro lavoro nelle acque dell'Oceano Indiano. Secondo quanto riferito da varie famiglie in protesta, la conta dei dispersi varierebbe tra qualche centinaia e un migliaio di persone, investiti in pieno dal tifone il quale, nei giorni precedenti, aveva attraversoato Tamil Nadu e Kerala, provocando 24 vittime.

Pescherecci in mare

Molti pescatori indiani, in polemica contro il governo dello Stato di Tamil Nadu, reo di non aver diramato in tempo lo stato di emergenza, si sono imbarcati sui propri pescherecci, sfidando le onde per cercare i loro colleghi dispersi in mare, nonostante gli avvertimenti delle autorità e del Dipartimento di meteorologia di non uscire con le imbarcazioni. Sarebbero almeno 40, secondo l'Hindustan Times, le barche salpate dal porto di Kanyakumari (l'estremità meridionale della Penisola indiana) per affrontare Ockhi e iniziare le ricerche, mentre altre 55 hanno lasciato il Kerala: a quanto riferito, uno dei pescherecci è rientrato dopo circa mezz'ora, portando a terra il cadavere di un uomo, recuperato al largo della costa. Assieme ai pescatori, anche la Guardia Costiera indiana ha mollato gli ormeggi e si è diretta verso il mare aperto, accompagnata da elicotteri militari.

La situazione

Nella giornata di ieri, molti familiari dei pescatori dispersi avevano manifestato contro il governo locale, inveendo verso le autorità per il mancato allerme e denunciando la scomparsa di almeno un migliaio di persone. Qualche ora dopo, tuttavia, i primi dati ufficiali, diramati dal vicegovernatore Panneerselvam, hanno parlato di 97 persone “missing”, ossia disperse in mare. Numeri rivisti poi al rialzo dalla sala operativa della Guardia Costiera che ha attestato il loro numero a 117. Le operazioni di soccorso avviate, tuttavia, non hanno soddisfatto le comunità di pescatori, le quali hanno preso le loro barche per contribuire alle ricerche. Dal Ministero della Difesa, intanto, hanno dato notizia di 357 pescatori salvati (248 del Kerala, 71 del Tamil Nadu e 38 dell’arcipelago delle Lakshadweep), oltre che di 81 pescherecci rifugatisi nei porti di Karnataka, Maharashtra, Goa e Lakshwadeep, per un totale di 1.154 pescatori sfuggiti alla furia del ciclone. Il Dipartimento di meteorologia ha diramato il divieto a non uscire in mare fra il 5 e il 7 dicembre, quando è previsto l'arrivo di un ulteriore strascico di maltempo.

redazione

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