Sant’Ilarione di Gaza, Abate, nasce a Tabata (Palestina) 291 ca. – muore a Pafo (Cipro), nel 372 ca. Proviene da una famiglia pagana. Viene inviato ad Alessandria d’Egitto per compiere gli studi. Si converte al cristianesimo. Alla morte dei genitori dona tutti i beni ereditati ai bisognosi.
Riesce a dominare il suo corpo e le sue passioni con aspre penitenze, per dedicarsi totalmente a servire il Signore. Alterna mirabilmente la preghiera contemplativa e lo studio delle Sacre Scritture col lavoro manuale. E’ molto ricercato da varie persone per consigli spirituali e anche a motivo dei suoi grandi poteri taumaturgici.
Dopo aver soggiornato anche in Sicilia e Dalmazia, si reca a Cipro, dove muore. Racconta San Girolamo che Ilarione, steso su di una stuoia, poco prima di presentarsi al Signore, colto dal timore del giudizio divino, cominci a dire a se stesso: “Perché temi, anima mia, se per quasi settant’anni hai servito il Signore”. Il suo discepolo Eusebio, trasferisce le sue spoglie mortali al monastero di Maiumma.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi
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