Beata Anna di San Bartolomeo, Carmelitana scalza. Almendral (Spagna) 1-10-1549, Anversa (Belgio) 7-06-1626. Proviene da una famiglia contadina. A 10 anni rimane orfana. Fino a 20 anni è addetta a pascolare il gregge di famiglia.
Tutta la sua spiritualità è incentrata sull’uniformità alla volontà divina, compiuta con grande generosità. Profonda unione alla Santissima Trinità. Deve sopportare molte difficoltà e sofferenze per essere fedele alla riforma di Teresa di Gesù.
Sopporta pazientemente le sofferenze dell’ultima malattia. Ha la visione delle Tre Persone della Trinità rivestite con paramenti pontificali. Dopo aver esclamato: “Ave Maria” entra nella gioia senza fine. Circa 20 mila persone giungono ad Anversa per toccare il suo corpo con corone del rosario o altri oggetti religiosi. I suoi resti mortali sono venerati nel monastero di Anversa. Viene beatificata nel 1917.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi
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