Salute e Benessere

Tumori gastrici: arriva una cura personalizzata grazie al progetto dell’Irst

Un approccio per una predizione personalizzata della risposta alla terapia nel cancro gastrico, il quinto tumore maligno più comune al mondo e, soprattutto a causa della diagnosi tardiva e di trattamenti inefficaci, terza principale causa di morte per cancro in entrambi i sessi.

 

Un progetto dell’Istituto Tumori della Romagna

Lo propone uno studio internazionale (Grammy – integrative analysis of tumor, microenvironment, immunity and patient expectation for personalized response prediction in gastric cancer) in un progetto coordinato dall’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs che coinvolge altri istituti di ricerca e università in Italia, Francia e Grecia.

 

L’obiettivo dello studio sul tumore

Lo scopo è quello di individuare strumenti di analisi capaci di prevedere la risposta ai trattamenti contro il tumore allo stomaco nei singoli pazienti. Si integra la ricerca di base, traslazionale e psico-sociologica al fine di sviluppare e ottimizzare strumenti per distinguere precocemente pazienti con carcinoma gastrico. Si riesce a capire se queste persone siano in grado di rispondere alle terapie o, viceversa, ad alto rischio di resistenza.

Lo studio è finanziato dal programma dell’Unione Europea per lo sviluppo della medicina personalizzata Era PerMed con 250mila euro sugli oltre 1,1 milioni di euro complessivamente finanziati. Si tratta di uno dei tre studi condotti dall’Irst, beneficiari nel 2019 di questo capitolo di finanziamento europeo.

 

Tecniche innovative

“Il progetto Grammy – commenta Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico Irst Irccs – rappresenta quanto di più innovativo si possa offrire ai nostri malati di tumore gastrico. Lo studio, infatti, pone in relazione le più innovative tecnologie diagnostiche e personalizzate con i migliori parametri prognostici. Inoltre, le terapie ‘ritagliate’ sulle caratteristiche del singolo paziente. Approcci che in Irst Irccs, e in molti casi solo qui, possiamo erogare”.

Il progetto è diretto dalla ricercatrice Chiara Molinari. Prevede che le informazioni biologiche derivate da un’ampia caratterizzazione molecolare e cellulare del tumore, del suo microambiente e del sistema immunitario di ciascun paziente, siano integrate con le sue informazioni cliniche e psico-sociologiche. Ci sono elementi significativi in grado di influenzare la capacità del paziente di rispondere al trattamento.

Rossella Avella

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