Salute e Benessere

Paratondite: come riconoscerla e sconfiggerla

È una delle malattie più diffuse, ma in pochi la considerano tale. E fanno male per diversi motivi. Eppure dà segnali molto chiari, anche l’alito con odore sgradevole potrebbe essere una spia.

Che cos’è la parodontite?

La parodontite, detta anche, piorrea è un’infezione del parodonto, ovvero dei tessuti e delle strutture che sostengono il dente, vale a dire le gengive, l’osso e i legamenti parodontali.
Colpisce il 30% delle persone fra i 25 e i 29 anni e addirittura il 40% fra i 30e i 40 anni. Mentre dopo i 50 anni la situazione si fa ancora più critica: più della metà degli individui presenta segni importanti di questa malattia. Numerosi studi dimostrano che le persone che soffrono di questa infiammazione hanno maggiori probabilità di avere anche altre malattie sistemiche, come il diabete e l’aterosclerosi.
La parodontite, detta anche piorrea, si differenzia a seconda del livello di infezione. Si parla di un primo stadio, come può essere la gengivite, fino a quello più grave della patologia, che si manifesta con la vera e propria perdita degli elementi dentali da parte del paziente, ovvero con la caduta dei denti, che può avvenire più o meno rapidamente.

Le cause della parodontite

Le principali cause della parodontite sono una mancata o scarsa igiene orale quotidiana, con conseguente accumulo di placca batterica, fino all’insorgenza del tartaro. Anche se possono contribuire anche altri fattori soggettivi di vario genere, legati allo stato e alle caratteristiche dell’organismo del paziente, la malattia parodontale è determinata soprattutto dalla mancanza di una corretta prevenzione della sua insorgenza.
È importante prevenire la parodontite fin dall’infanzia, sottoponendosi a costanti e continuative sedute di igiene professionale dal proprio dentista, osservando una quotidiana e corretta igiene dentale dopo ogni pasto.

I sintomi della parodontite

I sintomi della malattia parodontale che vanno tenuti sotto controllo e comunicati immediatamente allo specialista, sono:
• sanguinamento delle gengive
• alitosi
• dolore e l’ipersensibilità alle gengive
• abbassamento delle gengive
• mobilità dei denti

La cura della parodontite

Da qualche anno ci sono nuove metodiche terapeutiche basate sulle tecnologie di ultima generazione che permettono di evitare l’approccio chirurgico, tra cui il laser a diodi. Questa nuova metodica prevede l’utilizzo di microscopio e laser parodontale. La precisione del microscopio operatorio consente di trattare le radici malate senza dover procedere all’apertura delle gengive, mentre il laser elimina immediatamente i batteri patogeni, che si trovano nelle zone del parodonto non raggiungibili dai farmaci, come i tessuti spugnosi e l’osso, poco vascolarizzati.

Giulia Ficarola

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