Salute e Benessere

Covid, Gimbe: impennata di nuovi casi, +80,7% nell’ultima settimana

La settimana di Natale ha visto un’impennata di oltre l’80% dei nuovi casi di Covid-19, una crescita del 20,4% di ricoverati con sintomi e del 13% di persone in terapia intensiva. Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe.

“Da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi”, ha spiegato il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta.

Gimbe: 2,3 milioni di over50 ancora senza vaccino

Al 29 dicembre l’81,4% della popolazione (48,2 milioni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino, 234.253 persone in più rispetto alla settimana precedente. Il 78,1% (46 milioni) ha completato il ciclo. I non vaccinati sono però 9,4 milioni, di cui 2,3 di over 50 e 3,4 milioni nella fascia d’età 5-11 anni, mentre la copertura delle terze dosi è al 58,9% con rilevanti differenze regionali. Il rallentamento dei giorni festivi ha ridotto il numero di somministrazioni tra il 20 e 26 dicembre, in particolare crolla il numero dei nuovi vaccinati over 12 (-47,5% rispetto alla settimana precedente).

In 45 province oltre 500 casi su 100mila abitanti

Nella settimana dal 22 al 28 dicembre si rileva un aumento di nuovi contagi in tutte le Regioni, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano, scrive TgCom24 riportando i dati settimanali della Fondazione Gimbe.

Si va dal 9,6% del Friuli-Venezia Giulia al 257,6% dell’Umbria, mentre in 45 province si registrano oltre 500 casi per 100mila abitanti. Gimbe evidenzia come “il sistema di testing è già in tilt, ci sono troppi falsi negativi nei tamponi antigenici e con l’emersione di un numero enorme di casi si rischia un lockdown di fatto, indipendentemente dalla modifica delle regole sulla quarantena”.

Gimbe: +80,7% di casi nell’ultima settimana

Nelle ultime due settimane il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 del 8-14 dicembre a 5.175.977 del 22-28 dicembre (+38%), sia per l’incremento sia dei tamponi rapidi (+38,7%) sia molecolari (+36,3%).

La Fondazione Gimbe mette in guardia: “La corsa ai tamponi senza regole sovraccarica il sistema di testing, impedendo di testare con tempi adeguati chi ne ha realmente bisogno”; inoltre, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, visto il 30-50% di falsi negativi. Infine, favorisce l’espansione del mercato nero”.

Milena Castigli

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