Una app che anticipa via social i possibili bersagli dei bombardamenti in Siria al fine di aiutare la popolazione civile. E' l'idea realizzata dall'imprenditore americano Dave Levin che, insieme ad un ex diplomatico Usa, John Jaeger, e ad un programmatore di computer siriano, ha creato un sistema denominato Hala System. A finanziare il progetto, riferisce il New York Times, sono stati governi occidentali e donazioni di amici e famigliari.
Ma come funziona Hala? Attraverso la partecipazione della popolazione. Il team infatti ha dapprima creato una rete di contatti affidabili, reclutando insegnanti, ingegneri e anche agricoltori (alcuni dei quali residenti vicino alle base aeree russe o siriane, altri nei territori controllati dai ribelli anti Assad) come osservatori di aerei in partenza dalle basi.
Equipaggiati con una semplice app sullo smartphone, questi volontari controllano i cieli in turni di otto ore, e quando appare un aereo condividono le informazioni su localizzazione, direzione e, se possibile, il tipo. Le informazioni sono integrate con ulteriori dati di sensori nascosti in cima agli alberi e ad edifici alti, in modo da raccogliere dati acustici utili per determinare velocità e modello dell'aereo. Pochi secondo dopo, il software di Hala System compara le nuove informazioni con quelle di precedenti episodi, calcolando le previsioni sui probabili obiettivi e sull'orario dell'attacco.
Le proiezioni vengono diffuse immediatamente sui canali dei social, facendo scattare una rete di allarmi tra la popolazione civile, i soccorritori e gli ospedali. Secondo un'analisi preliminare, questo sistema basato su calcoli di probabilità sembra abbia contribuito a salvare concretamente centinaia di vite umane.
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