Opinione

Vi spiego perché le varianti spaventano ma si combattono con le vaccinazioni

In termini di varianti, vorrei ricordare quali sono quelle di maggior interesse: variante Alfa, o inglese, che ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza che si è tradotto in un maggior numero assoluto di infezioni e di casi gravi. Variante Beta o sudafricana, che non sembra caratterizzata da una maggiore trasmissibilità. Variante Gamma o brasiliana che ha dimostrato una potenziale maggiore trasmissibilità, ma non sono disponibili evidenze sulla maggiore gravità della malattia. Variante Delta o indiana, che include una serie di mutazioni, la cui contemporanea presenza determina una potenziale maggiore trasmissibilità. E infatti questa è la variante che preoccupa di più in questi ultimi giorni.

Da Medico vorrei, però, fare alcune considerazioni. La prima che riguarda proprio il concetto di variante: la variazione riguarda una componente del virus, che si comporta da antigene, per innescare la risposta immunitaria anticorpale. Bisogna far sapere che questo antigene non è unitario, ma composto da tante subunità, chiamate epitopi. Ora, cosa succede nelle varianti? Che non tutti gli epitopi, ovvero i siti cui possono attaccarsi gli anticorpi, sono mutati, ma una percentuale variabile di essi. Questo spiega il perché i vaccini, almeno allo stato attuale, si dimostrano efficaci anche contro le varianti. Ma quando parliamo di efficacia dei vaccini, dobbiamo considerare solo la vaccinazione completa. Se sono previste due dosi, non sono vaccinato alla prima vaccinazione.

È quello che sta accadendo in Inghilterra, con la maggioranza della popolazione vaccinata con la prima dose, in balia della variante Delta. Concludendo, attenzione alle varianti, ma senza terrorismo. Non abbassare la guardia, rispettare le norme igienico-sanitarie, che ormai tutti conosciamo. Il vaccino completo di due dosi copre da forme gravi e mortali ma non dà copertura al 100% della popolazione. E ancora non ci sono dati completi sulla non trasmissibilità ad altri.

È assolutamente doveroso completare le vaccinazioni secondo i protocolli che nei trial clinici hanno dimostrato efficacia. Pertanto non basta estendere alla totalità della popolazione la vaccinazione, ma anche completarla, e non accontentarsi di soluzioni intermedie o improvvisate. Non a caso la Green Card viene concessa solo a chi a completato il ciclo vaccinale con le due dosi. Eccezion fatta per il Johnson&Jonhson in un unico shot.

Prof. Francesco Fedele

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