Opinione

Legge Delega sulla non autosufficienza: serve una buona riforma

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’esecutivo Draghi è stato approvato il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale del settore della non autosufficienza. Tale approvazione dovrebbe dare inizio all’iter della riforma, che ha previsto per l’autunno la seconda fase del procedimento legislativo con la discussione del Disegno di Legge Delega in Parlamento, il quale ha come orizzonte temporale la primavera del 2023 per terminarlo. Questi termini temporali sono stati fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per conferire una certa organicità al sistema di assistenza rivolto alle persone anziane non autosufficienti. In particolare, alla luce dell’invecchiamento generale della popolazione italiana, questa riforma è un obiettivo non più rimandabile, nell’ottica di garantire dei meccanismi di tutela per le persone più fragili che si trovano a vivere la cosiddetta Terza Età.

Nel dettaglio, questa Legge Delega sulla non autosufficienza si occupa di anziani, ossia delle persone al compimento del sessantacinquesimo anno di età e si pone l’obiettivo della definizione di un Sistema Nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente. Spetterà ora al nuovo esecutivo compiere le mosse cruciali per giungere a una buona riforma che sia in grado di migliorare concretamente la condizione di questa fascia della popolazione.

La chiave di volta per la buona riuscita dell’iter di riforma sarà la collaborazione sinergica tra tutti gli enti e le associazioni deputate alla presa in carico e alla cura della fragilità. L’attenzione di ognuno di noi si deve focalizzare sul grande patrimonio umano e morale di cui, gli anziani, sono il simbolo più luminoso. Dobbiamo dedicare loro una riforma che metta al centro la dignità della persona e consenta loro di vivere essendo assistiti nella maniera migliore, solo così diventeremo una società più evoluta e attenta alla fragilità a 360 gradi.

Alda Cattelini

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