Scrivi parole diritte e chiare: Amore, lottare, lavorare (Gianni Rodari, Il primo giorno di scuola)
Un anno scolastico finalmente con più certezze e sin dall’inizio tutti insieme. Sembrava lontano e adesso è già nel vivo tra la ritrovata normalità post Covid-19 e una triste anormalità causata dalla guerra. In questo clima di incertezza sono forti i versi di Rodari che ci invita a scrivere per non dimenticare e lasciare una traccia; parole che accompagnino azioni per costruire e non demolire; diritte sulle righe storte delle ingiustizie, del perbenismo, del nichilismo, della superficialità, della violenza, della discriminazione; chiare tanto da illuminare i compagni e i colleghi finiti nel buio della paura, dello scoraggiamento, del “non ce la posso fare”. Infine, un sostantivo (Amore) che sia quotidianamente maiuscolo nelle relazioni e nello studio, e due verbi (lottare e lavorare) da coniugare soprattutto al presente, perché ci sia un futuro per sé e per la nostra società. Pur a novembre, dunque, ogni giorno dovrebbe avere lo spirito del “primo giorno di scuola”!
Pubblicato su Sicilianpost.it
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