Opinione

Un giorno, presto, un robot ti preparerà l’insalata

La preparazione automatizzata del cibo diventerà un servizio molto importante, a breve… In molti lo avevano già annunciato e previsto, soprattutto già dai primi mesi della pandemia, quando gli ordini di rimanere a casa e i timori sulla trasmissione di COVID fecero sì che molti proprietari di catene di ristorazione si chiedessero quanti processi di produzione, di lavorazione e di preparazione alimentare si sarebbero potuti automatizzare.
Probabilmente questi dubbi si sono attenuati dopo la prima estate, si pensò che il problema potesse essere temporaneo… Ma, a due anni dall’inizio della pandemia, è plausibile pensare che le aspettative per il “temporaneo” siano cambiate, in qualche modo. E anche se i picchi di contagio si sono quasi azzerati in alcune aree, trovare personale per lavori di ristorazione, oggi, comincia a essere un problema.

È anche per questo motivo che gran parte dell’interesse degli investitori si sta spostando verso nuove attività che promettono di aiutare ad automatizzare le catene di ristorazione industriali. E questo interesse sta quasi per superare quello che, da diversi anni ad oggi, spinse gli investimenti verso il mondo delle consegne automatizzate di cibo a domicilio. Inizialmente, quasi sicuramente, l’attenzione sarà rivolta principalmente alla produzione di determinati tipi di alimenti, vista la relativa facilità con cui la loro preparazione può essere automatizzata. La pizza, ad esempio, è già stata un’ovvia scelta per la sua semplicità di preparazione e al fatto che, beh, alla maggior parte delle persone piace la pizza. Insalate e misticanze sembrano essere, ora, ottime candidate… Facili da preparare, a volte ottimi piatti unici e a basso apporto calorico, stanno diventando sempre più popolari come sostitute per il pranzo veloce per i lavoratori che si ritrovano con sempre meno tempo a disposizione, lontano dagli schermi dei loro computer.

Hyphen, precedentemente nota come Ono Food Co., con sede a San Jose e creata da alcuni dei migliori talenti mondiali nel campo della robotica, della ristorazione e della tecnologia alimentare di aziende come Apple, Sweetgreen, SpaceX, Tesla, Uber, Instacart, Postmates e altre ancora, ha annunciato di voler rivoluzionare l’industria della ristorazione in tutto il mondo, con il lancio della sua nuova piattaforma. Makeline, questo il suo nome, consiste in una vera e propria catena automatizzata, legata ad un sistema operativo complementare, KitchenOS, in grado di gestire e soddisfare gli ordini digitali (ritiro, consegna, drive-thru, codice QR), l’inventario e risolvere problematiche relative a ingredienti mancanti e contaminazione incrociata. Makeline, al momento, è in grado di produrre 350 pasti all’ora e richiede un solo operatore umano per il controllo. Quest’ultimo dettaglio è interessante, poiché molte di queste aziende posizionano l’automazione come rivolta verso l’esterno. A seconda di come lo guardi, potresti considerare un robot che prepara il tuo pranzo un’idea interessante o, per lo meno, nuova. Ma il sistema di Hyphen si basa sul mettere un essere umano in primo piano, soprattutto per avere un “volto” per le interazioni con i clienti “scettici”.

Ono Food Co. voleva essere una Startup che gestisce e controlla diversi camion robotici per il trasporto di cibo, con la missione di consegnare a casa cibo sano e delizioso a prezzi accessibili e onnipresente come il fast food. A pochi mesi dal lancio di Ono, la pandemia di COVID-19 ha ridotto bruscamente le attività e il co-fondatore e CEO Stephen Klein ha deciso di interrompere le operazioni, fare un passo indietro e pensare a cosa avrebbe significato un mondo post-COVID per l’industria della ristorazione. Nel giro di pochi mesi, si è deciso di trasformare l’azienda in modo da concentrarsi su una nuova e innovativa soluzione aziendale.

“Quando abbiamo fatto un passo indietro, ci siamo resi conto di aver creato un modo molto efficace per automatizzare la produzione alimentare e gestire un’attività molto efficiente e redditizia”, ​​ha affermato Klein. “Avevamo dimostrato il valore, ma abbiamo avuto un’opportunità unica per accelerare la nostra missione, consentendo alle catene di ristorazione di rendere le loro attività più redditizie ed efficienti. Ora ci vediamo davvero come Shopify, ma invece di consentire ai commercianti di competere con artisti del calibro di Amazon, stiamo consentendo ai ristoranti di competere con artisti del calibro di DoorDash, nonché altri servizi e cucine fantasma che hanno deciso di competere, offrendo i propri marchi alimentari”.

Questa settimana, Hyphen ha annunciato l’apertura di un finanziamento da 24 milioni di dollari. Il round, guidato da Tiger Global, porta le entrate totali degli investitori a 34,4 milioni di dollari. Quest’ultimo round verrà utilizzato per attività di ricerca e sviluppo aggiuntivi, la costruzione di un impianto di produzione e l’espansione in più mercati. La società prevede di implementare il sistema Makeline in cinque mercati nei prossimi due anni, anche se non offre ancora dettagli specifici.

Paolo Berro

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