La sfida di “essere inclusivi”. Campagna per diffondere consapevolezza

disabilità

La sfida al servizio dell’infanzia con disabilità. Parte la campagna Unicef-H&M Foundation “Be Inclusive”. La “sfida di civiltà” è che ciascun alunno con disabilità possa accedere all’educazione e all’istruzione secondo “giusti e personalizzati supporti”. Attraverso sostegni e strategie che pongano lo studente con disabilità “in condizione di pari opportunità rispetto ai suoi compagni”. Partendo dal “suo protagonismo come persona“. I bambini e gli adolescenti con disabilità sono uno dei gruppi più vulnerabili di minorenni, uno dei più emarginati ed esclusi. Particolarmente esposti a violenze e sfruttamento. Ed oggetto quotidianamente di forme di discriminazione multipla. 

Come tutti gli altri

Spiega a Interris.it Antonio Massacci (onlus Anffas). L’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale opera affinché i ragazzi e i bambini con disabilità abbiano “il diritto di andare a scuola come tutti gli altri”. Il diritto di studiare. Di andare in gita. E di stare in classe con i loro compagni. Il diritto di avere l’insegnante di sostegno, le giuste ore di sostegno e gli adeguati aiuti per poter imparare e terminare bene la scuola come tutti gli altri studenti. Serve un lavoro costante del terzo settore per far rispettare tutti questi diritti. E per aiutare gli alunni con disabilità e le loro famiglie. Negli anni si è affermato un paradigma della disabilità che non è più soltanto medico, ma anche e soprattutto sociale. La disabilità non si identifica soltanto con una condizione di salute. Ma anche nelle barriere ambientali e sociali che impediscono l’inclusione.

alunno con disabilità (immagine tratta da www.openpolis.it)

La sfida dell’inclusione

H&M Foundation e Unicef hanno lanciato, dunque, la campagna internazionale “Be Inclusive”, in Europa e Australia. Per diffondere consapevolezza sui bambini con disabilità. E sulle sfide che devono affrontare. La campagna utilizza i dati del recente rapporto dell’Unicef sui bambini che vivono con disabilità. Secondo cui 240 milioni di bambini nel mondo hanno bisogno di essere socialmente inclusi. E seguiti nella loro vita quotidiana. Il rapporto si intitola “Considerati, contati, inclusi”. E si propone di usare i dati per far luce sul benessere dei bambini con disabilità. È difficile ottenere dati statistici affidabili rispetto al numero dei minorenni con disabilità. Secondo i dati più recenti delle Nazioni Unite, nel mondo più di un miliardo di persone convive con una forma di disabilità. Di queste, almeno 240 milioni sono minorenni.  

Maggiori difficoltà

Rispetto ai bambini senza disabilità, il divario resta inaccettabile. Secondo il rapporto, infatti, i bambini con disabilità hanno il 49% di probabilità in più di non aver mai frequentato la scuola. Il 41% in più di sentirsi discriminati. Il 51% in più di sentirsi infelici. Ciò senza tenere conto di dove essi crescano. I bambini con disabilità hanno più probabilità di affrontare maggiori difficoltà. A causa dell’esclusione e della mancanza di partecipazione. Rispetto a coloro che non hanno disabilità.

Contro i pregiudizi

La campagna “Be Inclusive” è diretta a tutti. Contiene messaggi positivi. Mirati all’empowerment. Calibrati a rompere lo stigma. Sfidare percezioni e pregiudizi obsoleti e discriminatori relativamente ai bambini con disabilità. La campagna fornisce anche consigli utili su come essere un amico più inclusivo verso chiunque viva con una disabilità. La campagna si svolgerà sui canali social globali di H&M Foundation e Unicef per tutto il 2022.

Giacomo Galeazzi: