All'avvicinarsi della festa di Ognissanti, in Capitanata (la provincia di Foggia), le cucine di nonne e zie sono in fermento per la preparazione dei “ciceccuòtte”, o “Grano dei morti”. Una ricetta che si tramanda di generazione in generazione con un significato: con questo piatto i contadini ringraziavano i Santi del raccolto andato bene. Il grano è auspicio di rinascita, mentre il melograno simboleggia l’abbondanza e il buon augurio.
Lasciare il grano in ammollo per una notte intera. Il giorno dopo, lavarlo con l'acqua corrente. Poi metterlo in una pentola capiente. Riempirla con acqua fredda e portare a bollore. Cuocere per un'ora. Quindi, scolare e lasciar raffreddare. Poi, sgranare il melograno e tagliare il cioccolato fondente a pezzettini e tritare le noci. Dopo aver sgocciolato il grano “precotto”, in una ciotola capiente unire tutti gli elementi: grano, cioccolato fondente, noci, melograno e mescolare delicatamente. Aggiungere un pizzico di cannella. Aggiungere il vinocotto e mescolare ancora. Lasciar quindi riposare per almeno un'ora in frigo. Il grano dei morti va servito fresco, con l'aggiunta di altro vinocotto. Buon appetito !!!
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