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Sgominata banda della droga

Venti provvedimenti restrittivi sono stati emessi dalla polizia nell'ambito dell'operazione antidrogra “Untouchables” nel quartiere Tufello

Operazione

La Squadra Mobile ed il Commissariato di “Fidene – Serpentara“, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, hanno eseguito anche perquisizioni, che hanno consentito di smantellare un importante sodalizio criminale, dedito al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana che non ha esitato ad avvalersi della collaborazione di un avvocato del foro di Roma per veicolare le comunicazioni tra gli arrestati ed i capi dell'organizzazione, con particolare riferimento ai luoghi di custodia della sostanza stupefacente.

Lo spaccio

Una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e alla detenzione illegale di armi da fuoco, organizzata militarmente. Promotori e organizzatori gestivano una piazza di spaccio al Tufello occupando illegalmente interi spazi pubblici del quartiere, prediligendo i cortili e le zone condominiali degli edifici per gli scambi di droga, rendendolo ostaggio di pusher e assuntori di sostanza stupefacente. In particolare, il gruppo agiva fra i caseggiati di via Tonale, via Monte Petrella, via Monte Crocco e via Monte Epomeo. La banda usava “vedette” per eludere il controllo delle forze dell'ordine e disfarsi in tempo della droga. Nella zona veniva effettuato un vero e proprio pattugliamento nelle strade limitrofe alla piazza di spaccio. Le vedette avevano addirittura orari e turni di controllo per garantire la continuità del “servizio”. Il guadagno garantito dal sistema organizzativo, era pari a 4mila euro al giorno.

Boss

Secondo gli inquirenti, a capo dell'organizzazione ci sarebbero C. p., F. g. e A.g. che avrebbero dovuto sovrintendere ogni fase dell'attività: dal reperimento di diverse tipologie di sostanza stupefacente, alla distribuzione tra i “soci” per il successivo smercio, garantendo costantemente la funzionalità dell'intera organizzazione. C. p. farebbe parte di una famiglia malavitosa operante nel quartiere San Basilio. Tra i destinatari risulterebbe anche un avvocato del Foro di Roma, sottoposto agli arresti domiciliari, resosi responsabile di concorso nel reato di cui all'art 73 DPR 309/90 (legge stupefacenti). Il legale, avrebbe fornito indicazioni all'organizzazione sul luogo in cui era nascosta la droga non rinvenuta dalla polizia giudiziaria in occasione dell'arresto di S. a., suo assistito. Nel corso delle indagini sono stati arrestati diversi spacciatori, venivano contestate violazioni amministrative agli assuntori con ritiro della patente di guida, sequestrati in diverse operazioni 15 kg circa di sostanza stupefacente (prevalentemente di tipo cocaina), 5 pistole, 1 fucile e numerose munizioni. 

redazione

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