Revocato il cda di Ama

Giro di vite su Ama da parte della giunta Raggi. La sindaca ha, infatti, firmato un'ordinanza con cui revoca l'intero consiglio di amministrazione della municipalizzata dei rifiuti di Roma.

La decisione

La decisione è stata comunicata nel corso di una giunta che ha votato una memoria con cui, a quanto si apprende, ha “preso atto” dei disservizi e del mancato raggiungimento da parte della governance degli obiettivi prefissati. Il collegio sindacale sostituirà il Cda per il tempo strettamente necessario alla ricostituzione del consiglio. Dieci giorni fa la giunta aveva bocciato la proposta di bilancio 2017 di Ama, con le successive dimissioni dell'ex assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari.

La crisi

Quello dei rifiuti resta uno dei problemi insoluti della città, al pari dei trasporti e delle buche. L'incendio del Tmb Salario ha aumentato la fragilità del ciclo di smaltimento che, con la differenziata poco sopra il 40% e appena 3 Tmb, resta non autosufficiente e soggetto a cicliche crisi di raccolta. Nel frattempo l'Ama, la partecipata dei rifiuti, da 6 mesi ha ingaggiato una disputa contabile con il Campidoglio. Una contesa che congela qualsiasi ipotesi di realizzare i nuovi impianti di smaltimento previsti dall'ultimo piano industriale della partecipata. L'ormai ex presidente dell'azienda, Lorenzo Bagnacani, ha presentato un esposto in Procura nel quale accusa Roma Capitale di aver determinato le passività di bilancio imponendo di iscrivere nel conto economico il fondo rischi per il contenzioso da 18 milioni sui servizi cimiteriali. Sul punto i pm hanno aperto un'indagine, sentendo Montanari in qualità di persona informata dei fatti.