Prevista una nuova ondata di sgomberi

Per il Campidoglio il fenomeno delle occupazioni di edifici pubblici e privati a Roma è “allarmante”, per questo sono in programma nuove operazioni di sgombero e i censimenti propedeutici sono già iniziati. Lo rivela un documento pubblicato il 17 maggio dalle associazioni AlterEgo e A Buon Diritto, che hanno effettuato un accesso agli atti per verificare se le modalità prescritte dalla circolare del ministero dell’Interno del settembre 2017 per gli sgomberi di edifici occupati a scopo abitativo siano state o meno rispettate nel caso di via di Vannina.

Sul documento si legge che nella Capitale attualmente ci sono 90 stabili occupati (64 con destinazione abitativa e 26 destinati a centri sociali o studentati) di cui 53 di proprietà di enti pubblici e 31 di privati. Nell’elenco – come rileva Tpi – ci sono poi occupazioni storiche della capitale come via Carlo Felice 69, a San Giovanni, o le scuole occupate di via Cardinal Capranica 37 a Primavalle e via dell’Impruneta 51 a Magliana. Vengono menzionate inoltre le occupazioni di via Raffaele Costi e via Collatina 385, precisando che si effettueranno su queste ulteriori verifiche per valutare l’inserimento in un successivo elenco delle priorità di censimento. RomaToday sottolinea che nell'elenco
“viene infilata anche via Tiburtina 1040 a San Basilio, meglio conosciuta come l'Ex fabbrica della penicillina. Dentro questa enorme struttura si è sviluppata negli ultimi anni una vera e propria favelas spontanea, cresciuta ulteriormente in seguito agli ultimi sgomberi senza alternative, dove attualmente vivono 600 persone“.

Sempre RomaToday informa che lo scorso 17 aprile il gabinetto della sindaca Virginia Raggi ha comunicato l'elenco ai municipi, al comandante della Polizia Locale, e ai dipartimenti Politiche Abitative e Sociali. Si sta procedendo per fasi prima di procedere con gli sgomberi. Anzitutto una verifica con i servizi sociali e all'anagrafe dei municipi, anche se l'ostacolo, in questo caso, è l'articolo 5 del 'Piano casa' dell'ex ministro dei governi Letta e Renzi, Maurizio Lupi, che dal 2014 impedisce a quanti vivono in immobili occupati di prendere la residenza, accesso ai servizi connesso. Poi, con l'affissione di comunicazioni negli androni (ammesso che l'ex fabbrica della Penicillina ne abbia uno) dei palazzi interessati per informare i residenti.