Ostia, sfida finale per la presidenza

Comunque vadano a finire le elezioni del prossimo 5 novembre, una cosa è certa: colui che prenderà le redini del X Municipio di Roma avrà senz'altro molto da fare. Due anni di commissariamento per mafia, un progressivo sfacelo urbanistico e nodi storici da risolvere, dall'Idroscalo all'abusivismo: un compito di certo non semplice per il futuro presidente della circoscrizione di Ostia, il quale avrà il compito di risollevare letteralmente un quadrante di quasi 232 mila abitanti, reduce da un biennio trascorso con addosso la pesantissima eredità di Mafia capitale. Circostanze che, di fatto, stanno rendendo l'attesa per la futura amministrazione municipale quasi a livello di un'elezione nazionale. E, come per una tornata politica che si rispetti, il parterre di protagonisti per gli ultimi spasmi della campagna elettorale si presenta come estremamente variegato: 9 candidati, tra partiti e liste civiche, sostenuti da altrettanti nomi di rilievo nell'ambito della politica nazionale per quello che si annuncia già come un week-end di voto caldissimo.

Di Pillo favorita

Una posizione complicata ma comunque ambita, quella del Municipio X. Tanti e agguerriti sono i candidati alla presidenza, tra i quali figurano favoriti d'obbligo e qualche possibile outsider: nella prima categoria rientra certamente la candidata pentastellata Giuliana Di Pillo, sulla quale l'amminsitrazione comunale punta molto per rendere Ostia a Cinque stelle. Una sfida importante per Raggi che, un anno e mezzo fa, in questo Municipio raccolse diversi consensi. Niente di strano, dunque, se la sindaca (e con lei il M5S) ambisca a fare bene nella tranche elettorale litoranea: buona parte dell'establishment pentastellato, peraltro, sarà presente alla chiusura della campagna elettorale di Di Pillo, con un palco che vedrà, oltre alla stessa Raggi, anche Paolo Ferrara, Roberta Lombardi, Paola Taverna e Carla Ruocco, assieme a i consiglieri comunali e ai presidenti M5S degli altri municipi.

Gli altri protagonisti, da Bozzi a De Luca

Il Partito democratico, particolarmente indietro nell'indice di gradimento, ha scelto di affidarsi ad Athos De Luca, ex consigliere della giunta Marino e fra i politici più esperti fra i candidati in lizza il quale, nel venerdì di chiusura della campagna elettorale, sarà sostenuto da Matteo Orfini e Luigi Zanda; l'avversario più concreto del M5S, però, sembrerebbe essere Monica Picca, candidata dell'unito Centrodestra e appoggiata, sul palco del Pontile, da Matteo Salvini e Giorgia Meloni; sarà invece il ministro Lorenzin a supportare la lista civica del giornalista Andrea Bozzi. Particolare attesa attorno a Casapound: nei giorni scorsi aveva fatto discutere l'annunciato sostegno al candidato del gruppo di destra, Luca Marsella, da parte della famiglia di origine sinti degli Spada, particolarmente nota alle cronache romane. Qualcuno ha già iniziato a ipotizzare su quale partito Marsella appoggerebbe in un eventuale ballotaggio: il candidato, però, ha glissato spiegando come sia proprio quello l'obiettivo di Casapound. Più staccati, ai nastri di partenza, Eugenio Bellomo di Sinistra Unita, Giovanni Fiori del Partito della Famiglia e i candidati civici Franco De Donno, Marco Lombardi.“