La Lega alza i toni: “Stop al Salva Roma”

E'ormai ai ferri corti il rapporto tra Virginia Raggi e Matteo Salvini, entrati in rotta di collisione negli ultimi giorni e alle prese con una polemica pressoché costante. E, dopo alcune ore di botta e risposta, il livello della contesa si alza oltremodo, con il Carroccio che tira in ballo il decreto Salva Roma e il ministro dell'Interno che torna nuovamente a scagliarsi contro la sindaca capitolina: “La Raggi mi ha chiesto aiuto per salvare Roma da degrado, turisti cafoni e incivili in genere. La circolare sulle zone rosse va in questa direzione, esattamente come alcuni strumenti nel decreto sicurezza. Basta leggere le norme e applicarle, ma evidentemente la Raggi è distratta”. E parla lui stesso del Salva Roma, affermando che “non sarà nel decreto crescita. Noi stiamo lavorando a un decreto crescita e non credo ci debbano essere comuni di seria A e di serie B… Mi spaventa un sindaco che dice di non avere il controllo della città”.

Politi: “In tre anni tutto è peggiorato”

Sulla questione, nel pomeriggio si era espresso anche il capogruppo della Lega in Campidoglio, Maurizio Politi, secondo il quale il Salva Roma non convince il Carroccio “perché il sindaco non ha dato alcuna reale prospettiva di sviluppo della città. Il governo è disposto ad aiutare Roma, la Lega in primis, ma il problema vero è che in tre anni il M5S non ha offerto alcuna visione della città, è tutto peggiorato. E la Raggi non è in grado di amministrare”. Il leader del partito, Salvini, ha invece ripreso la questione a seguito del suo colloquio con Eduardo Bolsonaro, parlamentare brasiliano e figlio del presidente Jair, avvenuto a Milano: “Se sarà inserito il salva Roma? Dal mio punto di vista no, o si aiutano tutti quelli in difficoltà (ce ne sono centinaia). Se c’è un intervento per aiutare tutti i comuni in difficoltà parliamone. Se c’è’ un intervento per aiutare solo un comune in difficoltà no”.

Pacetti: “E' un Salva Italia”

Pronta la replica pentastellata, affidata al capogruppo in Campidoglio Giuliano Pacetti: “La Lega vuole stoppare il “salva-Italia” e regalare 2,5 miliardi di euro alle banche pur di attaccare Roma e il M5S, ha gettato la maschera”. Per quanto riguarda i tre anni di amministrazione Raggi, Pacetti afferma che grazie a questa “abbiamo trasformato 'Roma Ladrona' in una città che tiene finalmente i conti in ordine. Ma si vede che a loro non interessano i conti in ordine ma solo fare polemica per speculare sulle elezioni. I romani non sono stupidi come pensano loro. L’operazione per chiudere la gestione commissariale del debito storico di Roma è a costo zero per gli italiani e anzi produrrà un risparmio stimato in 2,5 miliardi. Non è un Salva Roma, ma un Salva Italia. Si mette in sicurezza il piano di rientro fino al 2048: si dà piena copertura ai 12 miliardi di debiti e quindi si garantiscono pagamenti certi a cittadini, imprese e istituti di credito. Contemporaneamente si scongiura la crisi di liquidità prevista a partire dal 2022, con possibili ripercussioni sul bilancio di Roma Capitale”.