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Zelensky, appello a Putin: “Dialoghi o sarà la terza guerra mondiale”

Una sterzata sul piano della diplomazia per evitare derive belliche ancora peggiori. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, torna a palesare il rischio di una terza guerra mondiale qualora la Russia non dovesse mostrarsi più propensa al dialogo. In particolare, il messaggio del presidente ucraino, riferito in un’intervista alla Cnn, è indirizzato all’omologo russo Vladimir Putin, al quale rinnova l’invito a “usare qualsiasi formato, qualsiasi chance di poter parlare”. Ribadendo che, “se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale… Sono pronto a negoziare. Sono stato pronto negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra“.

Zelensky, discorso alla Nazione

In un videodiscorso alla Nazione, Zelensky si è detto consapevole che “le trattative non sono facili“, lodando il suo popolo per come ha lottato e continua a lottare. Lanciando al contempo una stoccata all’esercito russo, in particolare agli ufficiali, che “si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro”. Nelle ultime ore, l’esercito russo ha fatto sapere di aver impiegato ancora una volta dei missili ipersonici per colpire obiettivi militari sul territorio ucraino. Le bombe, tuttavia, hanno continuato a cadere anche in aree civili, colpendo una scuola-rifugio nella città di Mariupol, dove avevano trovato riparo 400 persone, fra le quali donne, anziani e bambini. Azioni che rendono complessa la via diplomatica, comunque l’unica in grado di far tacere le armi.

Turchia: “Negoziati avanzati”

Nel frattempo, la Turchia continua ad assicurare che sia la Russia che l’Ucraina hanno fatto dei passi avanti sul fronte diplomatico. Il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, ha spiegato che “non è facile arrivare a un’intesa mentre la guerra è in corso e i civili vengono uccisi” ma “vorremmo dire che lo slancio negoziale sta progredendo”. Al netto della prosecuzione incessante dell’offensiva russa, secondo Cavusoglu “le parti sono vicine a un accordo“, ribadendo il ruolo della Turchia come “mediatore e facilitatore”. Secondo l’agenzia ucraina Unian, però, i russi starebbero attendendo dei rinforzi per sferrare un nuovo attacco alla capitale Kiev. “Allo stesso tempo, c’è una minaccia di attacchi missilistici ad alta precisione a lungo raggio da parte del nemico, incluso il sistema ipersonico Dagger”. Non le prospettive migliori per il dialogo.

Damiano Mattana

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