Primo piano

Youth4Climate, il messaggio del Papa ai giovani per costruire il futuro

In questi giorni, dal 28 al 30 settembre, si stanno incontrando a Milano 400 giovani, di età compresa tra i 15 e i 29 anni e provenienti da 186 diversi paesi, con l’obiettivo di affrontare le diverse priorità e urgenze in relazione all’azione climatica, nell’ambito dell’evento denominato Youth4Climate: Driving Ambition.

Questo evento, organizzato dal governo italiano in collaborazione con il Regno Unito, sta dedicando questi giorni allo sviluppo di una dichiarazione ed al dibattito con le autorità presenti.

Il videomessaggio del Santo Padre ai giovani

In questa cornice, nell’ambito di un seminario dedicato alla promozione di una educazione sostenibile in previsione della Cop26, Il Santo Padre ha inviato un videomessaggio ai giovani in cui ha sottolineato l’importanza della cura delle relazioni umane e dell’ambiente con queste parole: “Desidero ringraziarvi per i sogni e i progetti di bene che voi avete e per il fatto che vi preoccupate tanto delle relazioni umane quanto della cura dell’ambiente. Grazie. È una preoccupazione che fa bene a tutti. Questa visione è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti, poiché rivela il fatto che non solo siete preparati all’azione, ma siete anche disponibili all’ascolto paziente, al dialogo costruttivo e alla comprensione reciproca. Perciò vi incoraggio a unire gli sforzi mediante un’ampia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene, mature, capaci di superare le frammentazioni e di ricostruire il tessuto delle relazioni di modo che possiamo giungere a una umanità più fraterna. i dice che siete il futuro, ma in queste cose siete il presente, siete quelli che stanno costruendo oggi, nel presente, il futuro.

Il Patto Educativo Globale – che è stato lanciato nel 2019 – va in questa direzione e cerca di dare risposte condivise al cambiamento storico che l’umanità sta sperimentando e che la pandemia ha reso ancora più evidente. Le soluzioni tecniche e politiche non sono sufficienti se non sono sostenute dalla responsabilità di ogni membro e da un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. Ci deve essere armonia tra le persone, uomini e donne, e l’ambiente. Non siamo nemici, non siamo indifferenti. Facciamo parte di questa armonia cosmica.

Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l’economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate.

È il momento di prendere decisioni sagge affinché si sappiano valorizzare le molte esperienze acquisite negli ultimi anni, al fine di rendere possibile una cultura della cura, una cultura del condividere responsabile.

Accompagno il vostro cammino e vi incoraggio a portare avanti il lavoro per il bene dell’umanità. Dio vi benedica tutti! Grazie”.

Christian Cabello

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