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Variante Delta, Europa preoccupata: cosa succede con le zone bianche

E’ cominciata in Spagna, proseguita in Gran Bretagna e ora in Francia. La variante Delta del Covid-19 rischia di provocare un nuovo allarme diffuso in tutto Europa, vista la crescita dell’incidenza dei casi e, soprattutto, il rischio di una proliferazione dei contagi dovuta alla stagione turistica. La principale preoccupazione, infatti, riguarda proprio nuovi casi come quello di Maiorca, l’isola delle Baleari spagnole dove si era avuto un primo focolaio della Delta, ritenuta altrettanto pericolosa del virus originario. In pratica, l’agognata ripresa della stagione turistica potrebbe subire la prima battuta d’arresto.

Variante Delta, allerta turismo

Questo, almeno, stando al timore diffuso che circola in questo momento. Il quale, in Italia, si è tradotto per il momento in una circolare del Ministero della Salute, in cui si parla dell’allerta internazionale variante Delta. E, nondimeno, delle occasioni più plausibili di contagio, specie negli eventi “superdiffusivi” e in contesti come serate, movida e forte flusso turistico. In sostanza, con la ripresa della socialità, anche il Covid sembra aver ripreso la sua corsa, non solo nella forma Delta. Spagna, Portogallo, Francia, Finlandia e Paesi Bassi registrano un’incidenza piuttosto elevata rispetto agli standard degli ultimi mesi.

Zone bianche, rischio rivalutazione

L’occhio delle autorità, sanitarie e non, ora guarda al mese di agosto. Un periodo nel quale, secondo il direttore generale del dipartimento Prevenzione del ministero, Giovanni Rezza, l’incidenza della variante Delta riguarderà dal 70% al 90% dei casi di Covid. Per questo, nelle ultime ore, si sono sprecati gli appelli alla prudenza. Gli allentamenti delle misure, infatti, potrebbero portare “a un repentino e significativo aumento dei casi in tutte le fasce d’età, soprattutto sotto i 50 anni, con un incremento associato di ricoveri e decessi”. In questo quadro, potrebbero rischiare anche le zone bianche, ovvero la libertà quasi totale di movimento fra una zona e l’altra del Paese. Per il momento, la cabina di regia convocata d’urgenza ha ribadito l’obbligo delle mascherine al chiuso. L’allerta resta comunque elevata.

Damiano Mattana

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