Covid, il bollettino: 12 vittime e 1.400 positivi

Circa 120-130 italiani sono in quarantena a Malta, ma le norme del Paese non permettono il rientro dei negativi in Italia prima della fine della quarantena

Sono 1.400 i positivi al test per il Coronavirus individuati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 1.390. Dodici le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 25 del 9 luglio. Sono questi i dati che emergono dai dati contenuti nel bollettino del ministero della Salute.

I tamponi e l’Rt

Sono 208.419 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 196.922. Il tasso di positività è dello 0,67% stabile rispetto allo 0,7% di ieri.

Le terapie intensive

Sono 161 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 8 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 6 (ieri erano stati 8). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.147, in calo di 20 unità rispetto a ieri.

La situazione a Malta

Sarebbero tra 120 e 130 gli italiani in quarantena a Malta che finora, secondo quanto riporta l’Ansa, si sono messi in contatto con l’ambasciata italiana. Circa 50 sono positivi al Covid, mentre altri sono in isolamento perché entrati in contatto con i compagni contagiati. Solo alcuni sono maggiorenni. Ieri, l’ambasciata ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso. Il cluster ha colpito anche ragazzi francesi e spagnoli.

Le dichiarazioni della Farnesina

L’ambasciata italiana nel Paese, in stretto raccordo con il ministero degli Esteri ha “svolto passi di sensibilizzazione presso le competenti autorità locali, anche ad alti livelli, al fine di consentire il rientro in Italia di coloro che sono risultati negativi al tampone, ma per il momento la normativa maltese rimane confermata e non consente il ritorno nel nostro Paese, né per le persone positive né per i contatti stretti negativi, per 14 giorni“, si legge in una nota della Farnesina.

A partire dal 6 luglio 2021, un numero crescente di connazionali in viaggio a Malta, in maggioranza minorenni che partecipavano a corsi di lingua organizzati da college e scuole locali, è risultato positivo al covid-19 o ha avuto contatti con individui positivi, a seguito del tampone antigenico effettuato a ridosso della partenza per rientrare in Italia”, spiega la nota del ministero degli Esteri. “La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Malta sono state immediatamente informate e dal primo momento hanno fornito supporto diretto ai connazionali in loco, nonché alle famiglie in Italia. Le Autorità locali hanno proceduto all’isolamento di tutti coloro che sono risultati positivi e di coloro che, seppur negativi, sono stati a contatto diretto con questi”, continua il testo. “L’Ambasciata d’Italia a Malta ha tempestivamente inviato funzionari presso le strutture ove i connazionali necessitavano più assistenza, fornendo beni di prima necessità. Nonostante le condizioni sanitarie dei connazionali non destino preoccupazioni – fatta esclusione per pochi ricoveri a scopo cautelativo – l’Ambasciata si è impegnata affinché fosse messo a disposizione soprattutto dei connazionali più giovani personale medico secondo le esigenze. E’ stata inoltre attivata, tramite l’Unità di Crisi della Farnesina, una collaborazione da remoto con l’Istituto Spallanzani, che si terrà in contatto con le controparti sanitarie maltesi”, spiega la Farnesina. “L’Ambasciata, in stretto raccordo con il Ministero degli Esteri, ha altresì svolto passi di sensibilizzazione presso le competenti Autorità locali, anche ad alti livelli, al fine di consentire il rientro in Italia di coloro che sono risultati negativi al tampone, ma per il momento la normativa maltese rimane confermata e non consente il ritorno nel nostro Paese, né per le persone positive né per i contatti stretti negativi, per 14 giorni. La situazione interessa turisti e allievi delle scuole di lingua di diversi altri Paesi europei”, conclude il testo.