Prova a far quadrato l’Unione europea di fronte alla nuova escalation di contagi da Covid-19, cercando di fornire risposte e soluzioni in una fase in cui quasi tutti i Paesi europei traducono le misure di contenimento in nuove chiusure. Sul tema è intervenuta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo la quale “la situazione del Covid-19 è molto grave”. E, per questo, va intensificata la risposta dell’Ue. Sforzi che, a oggi, si convogliano in sostegni alle economie ma anche nell’incremento delle risposte in merito alla campagna vaccinale. Un punto che, a quanto sembra, risulta l’unico vero deterrente al progredire della pandemia. Tema che unisce anche diversi Paesi europei (Gran Bretagna e Italia ad esempio, al lavoro tra Oxford e Pomezia per quello che viene definito il vaccino sperimentale al momento in fase più avanzata).
Sui vaccini, la presidente Von der Leyen si dice fiduciosa: “Nel miglior scenario possibile, gli accordi per l’acquisto anticipato dei vaccini che abbiamo con le società farmaceutiche prevedono un range tra i 20-50 milioni di dosi consegnate ogni mese, da quando le prime società saranno pronte. Se tutti i candidati che abbiamo per la produzione dei vaccini avessero successo, nel 2021 avremo 1 miliardo e 220 milioni di vaccini”. Scenario comunque non dissimile in caso i test non dovessero tutti andare a buon fine. “Anche se tutti i candidati non dovessero riuscire, potremo vaccinare 700milioni di persone“. Numeri importanti, specie in una fase in cui l’Europa intera si trova di fronte alla recrudescenza del virus. “Nessun Paese è risparmiato dalla seconda ondata e i casi di Covid confermati la scorsa settimana in Europa sono 1,1 milioni. Possiamo aspettarci che i numeri aumenteranno ulteriormente nelle prossime 2 o 3 settimane”.
In uno scenario simile, il ruolo dell’Europa diventa fondamentale: “Oggi stiamo lanciando ulteriori misure nella nostra lotta contro il virus; dall’aumentare l’accesso a test rapidi e preparare campagne di vaccinazione a facilitare il viaggio sicuro quando necessario. Invito gli Stati membri a collaborare strettamente. Misure coraggiose intraprese ora aiuteranno a salvare vite umane. Nessuno Stato membro uscirà in sicurezza da questa pandemia fino a quando non lo faranno tutti”.
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