Primo piano

Da Ur dei Caldei l’appello del Papa: “Convertire gli strumenti di odio in strumenti di pace”

Papa Francesco, da Ur dei Caldei, lancia un forte appello ai credenti di ogni religione perché convertano gli strumenti di odio in strumenti di pace. Sono le parole pronunciate nel corso del suo terzo discorso in occasione del viaggio apostolico in Iraq, fortemente voluto dal Santo Padre al quale, nonostante tutti i pericoli a cui sarebbe potuto andare incontro, non ha voluto rinunciare per non deludere i tanti fedeli che – a causa della pandemia – hanno potuto vederlo solo in video.

La profezia che non si è (ancora) avverata

Nel corso del suo discorso incentrato sulla costruzione della pace, Papa Francesco ha citato l’antica profezia contenuta nel libro di Isaia: “i popoli spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci”. Il Pontefice ha sottolineato che questa profezia non si è realizzata, anzi “spade e lance sono diventate missili e bombe”.

Ma chi crede in Dio, ha sottolineato il Pontefice, “non ha nemici da combattere. Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia. Mentre alcuni cercano di avere nemici più che di essere amici, mentre tanti cercano il proprio utile a discapito di altri, chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può essere contro qualcuno, ma per tutti. Non può giustificare alcuna forma di imposizione, oppressione e prevaricazione, non può atteggiarsi in modo aggressivo”.

L’educazione dei giovani la via per il futuro

La soluzione, ha affermato Papa Francesco, è da affidare alle nuove generazioni. “Per andare avanti, abbiamo bisogno di fare insieme qualcosa di buono e di concreto”, ha detto, spiegando che è questa la via da seguire, “soprattutto per i giovani che non possono vedere i loro sogni stroncati dai conflitti del passato”. “È urgente educarli alla fraternità, educarli a guardare le stelle. È una vera e propria emergenza; sarà il vaccino più efficace per un domani di pace. Perché siete voi, cari giovani, il nostro presente e il nostro futuro!”.

No ai muri e alle armi

Nel suo discorso da Ur dei Caldei, Papa Francesco ha evidenziato come prendere le distanze dagli altri, il “si salvi chi può” saranno elementi che ben presto si tradurranno in “tutti contro tutti”. Dopo il forte appello di ieri, nel suo primo discorso in Iraq, quando aveva chiesto il tacere delle armi e lo stop alla loro diffusione ovunque, il Pontefice torna a ribadire con forza che non saranno i muri che erigiamo, il consumismo, la corsa ad arricchirsi che ci salveranno. “La via che il Cielo indica al nostro cammino è un’altra, è la via della pace. Essa chiede, soprattutto nella tempesta, di remare insieme dalla stessa  parte”.

Manuela Petrini

Recent Posts

Europee, Meloni si candida: “Ho deciso di scendere in campo”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deciso di scendere in campo per le prossime…

28 Aprile 2024

Luigi Maria Grignion de Montfort, il santo devoto alla Vergine

Luigi Maria Grignion era nato il 31 gennaio del 1673 a Montfort-la Cane, un comune…

28 Aprile 2024

Il Papa: “Senza la linfa dell’amore, diventiamo rami secchi”

Nella meravigliosa cornice di Piazza San Marco, a Venezia, Papa Francesco celebra la Santa Messa…

28 Aprile 2024

Francesco incontra i giovani: “Non vivete di istanti, siate campioni di costanza”

Un incontro non con i giovani ma con le nuove generazioni. Per le quali il…

28 Aprile 2024

Il Papa agli artisti: “Il mondo ha bisogno dell’arte: è una città-rifugio”

Un desiderio realizzato, quello di essere alla Biennale d'Arte di Venezia. Lo ha rivelato Papa…

28 Aprile 2024

Il Papa alle detenute della Giudecca: “La reclusione può essere un nuovo inizio”

Un incontro profondo e delicato, a contatto con la sofferenza e la speranza insieme. Papa…

28 Aprile 2024