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Ucraina, delegazione Ue a Kiev: ci sarà anche Draghi

Una visita a Kiev prima del G7, partecipata da tre dei principali leader dell’Unione europea. Parola di Olaf Scholz, cancelliere tedesco al lavoro, come riferisce la Bild, sul prossimo passo della diplomazia del Vecchio continente mirata alla risoluzione del conflitto in Ucraina. La delegazione, stando a quanto riferito, comprenderà anche il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e il presidente francese Emmanuel Macron. Alcune conferme sarebbero arrivate anche dal Governo ucraino, che parla di un incontro in vista dei leader europei con il presidente Volodymyr Zelensky subito prima del venturo G7, previsto per la fine del mese. In sostanza, Draghi, Scholz e Macron dovrebbero recarsi a Kiev non oltre le prossime due settimane, facendo seguito alla visita in Ucraina effettuata nelle scorse ore dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

La visita di Von der Leyen in Ucraina

Una visita a sorpresa quella della leader europea, che ha incontrato sia il presidente Zelensky che il premier Denys Shmyhal. Von der Leyen ha parlato di “fare il punto sul lavoro che sarà necessario fare assieme per la ricostruzione” dell’Ucraina e “sui progressi fatti” dal punto di vista dell’annessione all’Europa. Un tema ancora quiescente, seppur costantemente al centro del dibattito. La visita di Von der Leyen, in un certo senso, punta anche alla contezza necessaria alla valutazione del processo di accorpamento dell’Ucraina nel novero dell’Unione. Anche se, nel frattempo, una priorità andrà data alla ricostruzione, per la quale la presidente della Commissione europea ha spiegato di voler “creare una road map molto chiara”.

In un processo che richiederà la coniugazione di investimenti e risorse. A ogni modo, secondo la leader europea, “Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida, ha un’amministrazione funzionante. Vediamo un Paese ad alta digitalizzazione. E’ un Paese che ha già accordi commerciali e di associazione. Ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e in campo amministrazione per attrarre gli investitori”. Lo stesso Zelensky ha parlato di “un momento decisivo”, sia per l’Ucraina che per l’Europa, che la Russia “vuole dividere indebolire”. Il presidente si è detto comunque fiducioso: “Attendiamo questo supporto al vertice europeo che si preannuncia storico”.

Damiano Mattana

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