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Tunisia, ministro Hamdan: “Unhcr ci sostenga per afflusso rifugiati”

La Tunisia esorta l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) a fornire aiuti in caso di un grande flusso di rifugiati dalla Libia. Lo scrive AnsaMed. Il rappresentante dell’Unhcr in Tunisia, Hanan Hamdan, si è recentemente incontrato con il ministro tunisino della Difesa tunisina Imed Hazgui, esprimendo preoccupazione per la situazione della sicurezza in Libia che potrebbe generare un flusso di rifugiati in Tunisia. Hazgui – si legge in una nota del ministero della Difesa di Tunisi – ha sottolineato la responsabilità dell’Unhcr nel fornire supporto materiale e logistico alla Tunisia in caso di un grande afflusso di rifugiati dalla Libia. “La Tunisia sta monitorando attentamente gli sviluppi in Libia ed è pronta a far fronte a qualsiasi contingenza, affermando la volontà dell’istituzione militare di cooperare con l’Unhcr in tutte le aree”, si legge nel comunicato.

Libia al collasso

Anche Malta ha recentemente espresso preoccupazione per la crisi libica. Il ministro degli Esteri maltese Evarist Bartolo ha chiesto in una lettera indirizzata all’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, una “azione urgente in Libia, inclusi aiuti per evitare un disastro umanitario, poiché la situazione è ulteriormente peggiorata a causa del Covid-19 ed il persistere della guerra civile“. Nel documento il ministro avverte anche che ci sono 650mila persone in attesa di lasciare le coste libiche.

Fmi: “Recessione economica”

Brutte notizie per la Tunisia anceh sul fronte economico. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha ipotizzato – nell’ultimo World Economic Outlook – che, nel corso del 2020, il Paese africano vedrà il suo prodotto interno lordo diminuire del 4,3% entrando tecnicamente in recessione. Secondo le stime dell’Fmi, l’economia tunisina, cresciuta l’anno scorso dell’1% vedrà un aumento del 4,1% dal 2021. Non fa previsioni invece l’Fmi sulla disoccupazione in Tunisia, con un tasso del 14,9% nel 2019. Il consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato la scorsa settimana il versamento di 743 milioni di dollari a favore della Tunisia per far fronte all’emergenza coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’economia locale.

Petrolio

Non va meglio per le altre Nazioni. Tutti i Paesi importatori di petrolio andranno incontro ad una decrescita del -0,8% nel 2020 a causa della pandemia di coronavirus, scrive il Fmi. “Un raro disastro, una pandemia di coronavirus, ha provocato la perdita di un numero tragicamente elevato di vite umane. Mentre i paesi implementano le necessarie quarantene e pratiche di distanziamento sociale per contenere la pandemia, il mondo è stato messo in un blocco totale. L’entità e la velocità del collasso dell’attività economica che ne è seguita è diversa da qualsiasi cosa sperimentata nelle nostre vite”, avverte il Fmi.

Milena Castigli

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