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Shopping del sabato, monito di Zaia sui “fiumi di gente”

Sabato di acquisti nelle vie dello shopping delle principali città italiane. Scenario tutt’altro che dissimile, da Nord a Sud, con tanto di reprimenda del governatore del Veneto, Luca Zaia, che tira le orecchie ai cittadini sugli assembramenti fuori dai negozi. L’attenzione del Governo però, che ha dato il parziale via libera agli acquisti per le festività natalizie, riguarda più che altro i giorni di festa piena: 25, 26 dicembre e 1 gennaio. E il Viminale prova già a correre ai ripari.

Le disposizioni del Ministero dell’Interno, in realtà, riguarderanno anche il periodo 21 dicembre – 6 gennaio, ovvero la fase in cui le Regioni saranno fortemente limitati. Verranno rinforzati i controlli sulle principali arterie di traffico e nelle stazioni, per accertare il rispetto delle norme anti-Covid. Controlli che, naturalmente, riguarderanno anche gli spostamenti fra Comuni nei periodi di chiusura (quelli dei principali giorni festivi).

Non solo shopping. La circolare del Viminale

La circolare diffusa dal Viminale è stata inviata ai prefetti e spiega come l’attenzione “andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto. In considerazione, soprattutto, degli spostamenti conseguenti alle particolari restrizioni previste dal comma 4 dell’art.1 del Dpcm”.

Inoltre, spiega l’Interno, “si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo”.

Lamorgese: “Elevato numero di agenti”

Sulla questione, interviene a SkyTg24 anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che annuncia la condensazione dei controlli e il rafforzamento del personale delle Forze dell’ordine. “Ci saranno forze di polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo”.

Inoltre, ha spiegato, “lo faranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperto i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento”.

Più attenzione nelle zone di frontiera e negli aeroporti. Secondo Lamorgese, infatti, “dobbiamo stare davvero attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata”.

Damiano Mattana

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