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Rom, Sassoli: “Lotta alla discriminazione dovere dell’Europa”

Oggi, 8 aprile, ricorre la Giornata internazionale di rom, sinti e camminanti, istituita dalle Nazioni Unite nel 1990 per per tenere alta l’attenzione sui problemi e le discriminazioni subite da questo popolo. Si tratta della più grande minoranza etnica europea, che comprende 10-12 milioni di persone in Europa.

Il videomessaggio di Sassoli

“I rom sono cittadini europei e fanno parte dell’Europa eppure nelle nostre società la loro realtà è spesso diversa, fatta di emarginazione, discriminazione ed esclusione.” Questo il messaggio del presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un video diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale del popolo rom.

“In Europa la stragrande maggioranza dei rom vive in condizioni di estrema povertà, spesso viene loro negato l’accesso alle attività essenziali come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, il lavoro o un alloggio, affrontando pregiudizio, ostilità e persino violenza”, ha continuato Sassoli.

Il presidente ha poi spiegato che “il Parlamento europeo continuerà a condannare e contrastare la realtà in cui ancora oggi vive il popolo rom in Europa, questo sforzo deve essere fatto a livello europeo ma anche dagli stati membri. Tutti si devono impegnare per far finire queste discriminazioni. Per avere successo dobbiamo fissare degli obiettivi che siano vincolanti in ogni area in cui i rom subiscono discriminazioni”. “Questo è un nostro dovere e dobbiamo sentirlo proprio come europei”, ha concluso Sassoli.

La conferenza online “Giovani rom” del Consiglio d’Europa

Per celebrare la Giornata Internazionale, oggi il Consiglio d’Europa ha organizzato una conferenza online sul tema “Giovani rom: lavorare insieme per l’emancipazione e l’empowerment: il ruolo della storia nella partecipazione e inclusione dei giovani rom”.

“Una comunità pienamente consapevole della sua storia e della sua cultura ha più probabilità di guardare al presente e al futuro con fiducia – si legge nella dichiarazione della Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić -. Dalla mia esperienza finora in qualità di Segretaria generale, posso dire di essere colpita dalla determinazione dei giovani Rom nel costruire organizzazioni e reti nazionali e internazionali, assumendo un ruolo guida per creare legami tra i nostri Stati membri, e incoraggiando tutti noi a riconoscere e ricordare le vittime rom dell’Olocausto e la resistenza dei Rom”.

“Le forze fasciste dal Baltico ai Balcani ne sterminarono centinaia di migliaia. In Germania, solo qualche migliaio di Sinti e di Rom sopravvissero all’Olocausto e ai campi di concentramento. Ciononostante, il massacro del popolo rom non fu neanche sollevato durante il processo di Norimberga”.

“La conferenza online organizzata dal Consiglio d’Europa dal 7 al 9 aprile sul tema ‘Collaborare per l’emancipazione e la responsabilizzazione dei giovani Rom: il ruolo della storia nella partecipazione e nell’inclusione dei giovani Rom’, contribuisce alla nostra memoria collettiva. Infatti, l’insegnamento della storia dei Rom e dei Viaggianti e la commemorazione dell’Olocausto dei Rom sono priorità nell’attuale Piano d’azione strategico del Consiglio d’Europa sull’integrazione dei Rom e dei Viaggianti (2020-2025). Gli obiettivi di questa conferenza di tre giorni in inglese, francese e romani, organizzata, tra gli altri, dal Dipartimento della Gioventù e dal Team del Consiglio d’Europa per le questioni riguardanti i Rom e i Viaggianti nel quadro della Presidenza tedesca del Comitato dei Ministri, sono tanto ambiziosi quanto essenziali”.

“Celebrando la Giornata internazionale dei Rom, impegniamoci a riconoscere la storia e a risolvere i problemi attuali. Agendo su questi due fronti – conclude la Segretaria Generale del Consiglio d’Europa – possiamo sperare in un futuro più radioso per i Rom e i Viaggianti e quindi per l’Europa intera”.

Bruxelles, 7 aprile: Vera Jourova (a sinistra) e Helena Dalli (foto SIR/European Commission)

Commissione Ue: “Ancora troppi pregiudizi e discriminazione”

“In occasione della Giornata internazionale dei rom, celebriamo, insieme alla nostra più grande minoranza etnica europea”, che comprende 10-12 milioni di persone, “il loro contributo unico alla diversità e al patrimonio europeo”. Lo hanno dichiararo ieri – in vista della giornata odierna – i commissari Ue Vĕra Jourová, Helena Dalli e Olivér Várhelyi.

“Celebriamo anche il 50° anniversario del primo Congresso mondiale sui romanì”. Tuttavia, “molti rom affrontano ancora nella loro vita quotidiana pregiudizi, discriminazioni, antigipsismo ed esclusione socioeconomica. Inoltre, la pandemia globale ha colpito duramente le comunità rom. Dobbiamo fare tutto il possibile per affrontare non solo l’attuale crisi che li colpisce, ma anche per portare un reale cambiamento sul campo”.

La Commissione ricorda di aver adottato un “quadro strategico” decennale 2020-2030 a favore dell’integrazione delle popolazioni rom in Europa. “Si tratta di misure per combattere la discriminazione, promuovere l’inclusione sociale, promuovere la partecipazione dei rom nella società e garantire la parità di accesso a un’istruzione ordinaria, all’occupazione, alla salute e all’alloggio di qualità in tutta Europa”.

“Ma – sottolinea l’esecutivo – l’impegno degli Stati membri è fondamentale per ottenere risultati concreti nei prossimi dieci anni. L’Europa ha ancora molta strada da fare per raggiungere una reale uguaglianza per i rom, rispetto per la diversità e comprensione reciproca per l’esperienza storica. Lavorando insieme possiamo fare la differenza e sbloccare l’enorme potenziale dei rom a beneficio sia dei rom stessi che dell’Europa nel suo insieme”.

Milena Castigli

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