La plastica è un micidiale killer per gli uccelli marini in estinzione e le aree più a rischio sono nel Mediterraneo e nel mar Nero e nelle zone economiche esclusive (ZEE) di Stati Uniti, Giappone e Regno Unito
Identificate le aree ad alto rischio di esposizione alla plastica marina per gli uccelli marini oceanici chiamati procellarie. Sono le aree nel Mediterraneo e nel mar Nero, nonché in alto mare e nelle zone economiche esclusive (ZEE) di Stati Uniti, Giappone e Regno Unito e sono descritte in uno studio pubblicato su Nature Communications. I risultati evidenziano la necessità di una migliore cooperazione e collaborazione internazionale per affrontare la minaccia globale dell’inquinamento da plastica. Molte specie di uccelli marini sono particolarmente sensibili all’inquinamento da plastica poiché spesso ingeriscono plastica o vi rimangono impigliati.
Gli uccelli marini oceanici come le procellarie, che coprono grandi distanze durante il nutrimento e la migrazione, corrono un rischio maggiore poiché trattengono la plastica per periodi più lunghi a causa della struttura del loro tratto digestivo. Molte specie di procellaria sono anche considerate minacciate e probabilmente vulnerabili ai pericoli della plastica. Dato l’aumento dell’inquinamento marino da plastica e la sua distribuzione irregolare in tutto il mondo, capire dove gli uccelli marini incontrano e sono a rischio a causa della plastica è fondamentale per informare le azioni di mitigazione e conservazione.
Due filmati rilasciati da Hamas a poche ore di distanza l'uno dall'altro, sulla sorte di…
Il Weekend appena iniziato sarà all'insegna dell'Estate, ma già da lunedì torna il maltempo al…
In un pianeta in fiamme, dove si cade nell'inganno della guerra, è riconoscere la propria…
21 tonnellate di cibo sono state recuperate da Banco Alimentare al termine di Cibus, la…
La carenza di comunicazione tra ospedali e servizi sanitari territoriali comporta che otto pazienti su…
Parole che, come dei ponti, consentono alle persone di avvicinarsi, riducendo distanze che non sono…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni