Primo piano

Nations League alla Spagna

Il primo trofeo per Luis De La Fuente. Perché la Spagna conquista la Nations League battendo ai rigori la Croazia. Decisivo Carvajal. Delusione Croazia.

Così in campo

È il De Kuip di Rotterdam, la casa del Feyenoord, il teatro dell’atto finale di Nations League tra Croazia e Spagna, entrambe alla ricerca del primo successo in questa manifestazione. Croazia in campo con il 4-3-3, con Dalic che schiera Perisic. Livakovic tra i pali, Juranovic, Erlic, Sutalo e Perisic nei quattro dietro. In mezzo Modric, Brozovic e Kovacic, tridente offensivo affidato a Pasalic, Kramaric e Ivanusec. Qualche cambio anche nella Spagna con De La Fuente che inserisce Fabian Ruiz accanto a Rodri a centrocampo nel suo 4-2-3-1. Asensio gioca al posto di Rodrigo, con Gavi e Yeremy Pino alle spalle di Morata. Tra i pali Unai Simon, quindi Navas, Le Normand, Laporte e Jordi Alba nei quattro dietro. Direzione di gara affidata al tedesco Zwayer. Colpo d’occhio eccezionale, quello del De Kuip, cosa mai viste, con un intero stadio tinteggiato con i colori della Croazia tanto che sembra di essere a Zagabria. Son un piccolo spicchio dello stadio riservato ai tifosi spagnoli.

Croazia e Spagna non affondano

Uno stadio intero, come detto, che soffia alle spalle dei croati che sono in cinquantamila, solo cinquemila gli spagnoli. Disparità sugli spalti, ma più equilibrio in campo dove Croazia e Spagna si temono, giocano una partita fatta di tanto palleggio, ma quando ci provano, non brillano. Modric illumina i croati, ma la partita è bloccata. Ci prova l’ispirato Perisic, mentre nelle Fuori Rosse è Gavi a provare a dare l’accelerata giusta. Poche occasioni, eccetto quella iniziale di Morata che non riesce a ribadire in rete, e la conclusione di Gavi va fuori di poco. Modric, Brozovic e Kovacic, si fanno preferire in mezzo, giocate di qualità, ma ai croati, come avviene da tempo, manca un vero finalizzatore. Palla buona per Kramaric che solo davanti a Unai Simon, spedisce alto. Poi, ci prova Perisic, ma senza troppa convinzione. Così all’intervallo è 0-0.

Partita bloccata

La partita si apre con la Croazia che prova ad alzare il tono della sfida, ma la squadra di Dalic non è chirurgica sotto porta e spreca un paio di giocate. La Spagna resta in piedi e Asensio si ritrova sulla testa un pallone invitante che però spedisce alto. La Croazia riparte veloce, ma sbaglia tutto al momento della conclusione con Kramaric che va ad ostacolare Modric al momento della conclusione. Spinge ventre a terra la formazione di Dalic che vuole il vantaggio. Fuori Pasalic, dentro Petkovic nella Croazia, mentre nella Spagna va fuori Morata, per far posto al neo madridista Joselu. Sale l’incitamento della gente di Zagabria, la Croazia spinge ma deve fare attenzione alla Spagna che chiude bene tutti i varchi. Anzi, occasione d’oro per Ansu Fati, salva Perisic sulla linea. Quattro di recupero. Si va ai supplementari. Che producono il nulla. Nations League affidata ai calci di rigore.

Vince la Spagna

Per la Croazia vanno a segno Vlasic, Brozovic, Modric, Perisic, ma sbaglia Majer che si fa intuire la traiettoria da Unai Simon. Spagna sempre a segno con Joselu, Rodri, Merino, Asensio. Laporte centra la traversa. Si va ad oltranza, ma Petkovuc si fa ipnotizzare da Simon, Carvajal invece trasforma con freddezza. E la Spagna vince la Nations League.

Massimo Ciccognani

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