Aggiornamento delle 14,30:
L’Isis ha rivendicato gli attacchi sanguinari alle due chiese alle chiese copte a Tanta e ad Alessandria in Egitto. Lo riferisce Amaq, ‘l’agenzia’ dello Stato islamico. Intanto, la polizia egiziana ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato di Tanta: lo rivelano l’emittente Al Arabya e la tv di Stato egiziana.
L’attacco alla chiesa copta di Alessandria ha provocato la morte di 11 persone e il ferimento di altre 35, non di 6 morti come inizialmente detto. Lo ha reso noto il ministero della Sanità egiziano.
Aggiornamento delle 13.00:
Una seconda esplosione si è registrata ad Alessandria subito fuori dalla chiesa di San Marco dove stava dicendo messa il patriarca della Chiesa Copta Tawadros II. Anche in questo caso, sarebbe stata opera di un kamikaze. Il primo bilancio, fornito dal ministero della Sanità egiziano, parla di 6 morti e 66 feriti, alcuni dei quali versano in gravi condizioni. Il comandate delle forze di sicurezza è morto tentando di fermare il kamikaze.
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio nazionale di Difesa per discutere “le conseguenze” e le misure da adottare dopo gli attacchi.
Almeno 22 persone sono morte e una settantina sono rimaste ferite in seguito a una esplosione in una chiesa nella città egiziana di Tanta, a nord del Cairo. La chiesa si trova nella zona Ali Moubarak, riporta il giornale Al Masry Al Youm, sottolineando che cinque ambulanze si sono recate immediatamente sul posto. La chiesa era gremita di fedeli perchè si stava celebrando la Domenica delle Palme.
“L’esplosione è avuta nelle prime file, in prossimità dell’altare, durante la Messa”, ha precisato all’agenzia Afp il generale Tarek Atiya, viceministro dell’Interno addetto alle comunicazioni con i media.
Le forze di sicurezza egiziane hanno formato un cordone attorno alla chiesa copta Mar Girgis (San Giorgio) dove è avvenuta l’esplosione, riporta il sito del quotidiano Al-Youm 7, sottolineando che sul posto sono arrivati – oltre alle ambulanze – anche la protezione civile e gli esperti in esplosivi. Al momento, gli attentati non sono stati rivendicati.
I copti (il principale gruppo etnoreligioso cristiano del Paese) costituiscono circa il 15 per cento degli 85 milioni di abitanti, la maggioranza dei quali è di fede musulmana sunnita secondo la scuola hanafita. Papa Francesco sarà in visita in Egitto il 28 e 29 aprile prossimi.
In aggiornamento
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