Primo piano

Il primo weekend post-lockdown: troppa gente in strade e locali

Forse era da concepire il rischio che l’allentamento significativo delle misure di restrizione adottate durante la pandemia portasse a un’interpretazione più ampia di quanto non fosse. Per questo, dopo il primo sabato sera dal nuovo “via” autorizzato dal governo italiano e che ha visto i principali luoghi della movida popolarsi di persone desiderose di trascorrere una serata piacevole dopo mesi di lockdown, qualche comune paventa la possibilità di operare un nuovo giro di vite. Troppa gente in strada è la sintesi, troppo frequentati i luoghi del divertimento, complici le temperature piacevoli portate dall’estate incombente e il senso di libertà tornato a essere assaporato dopo mesi di chiusura in casa. Una concessione che in alcune zone del Paese sembra essere sfuggita di mano, non solo per le tante presenze in strada ma, in molti casi, anche per il mancato rispetto delle norme di sicurezza.

Movida al Nord e al Sud

Situazioni di assembramento a Roma, soprattutto nelle zone del centro, ma anche in città che hanno vissuto la parte peggiore della pandemia. Dopo le immagini dei Navigli pieni a Milano, ora è Brescia a suonare l’allarme, con il sindaco Emilio Del Bono che parla della possibilità di chiudere gli accessi al Piazzale Arnaldo, uno dei principali luoghi di ritrovo cittadini, in cui la scorsa notte è scattato il blocco della Polizia. Restrizioni anche a Verona, dove il sindaco ha disposto il divieto di consumare alcolici lontano dai tavoli dei locali. In allerta anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, pronto a “nuove restrizioni, per evitare che il lavoro svolto finora grazie alla maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti“. Scene di assembramento anche a Napoli, dove la movida è andata avanti fino alle 4 del mattino.

L’appello del ministro

Situazione non dissimile su alcune spiagge italiane, da Ostia alla Sicilia, dove il bel tempo ha contribuito al riempimento, nonostante permangano ancora numerose incognite legate agli accessi, anche in vista della stagione estiva. Fa appello al senso di responsabilità il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, secondo la quale “dopo tanto tempo in casa, i giovani hanno perso quelli che sono i limiti che finora si erano dati”. Il ministro ha spiegato che “dobbiamo stare attenti più che mai”.

DM

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