La procura di Parma ha emesso un decreto di fermo nel corso delle indagini sulla morte di un giovane il cui corpo senza vita è stato trovato in un mulino abbandonato in via Volturno, a Parma. Il provvedimento di fermo per omicidio, aggravato dalla premeditazione, è stato emesso nei confronti dell’ex fidanzato della ragazza della vittima, che avrebbe ammesso di aver agito per gelosia. Le indagini sono state svolte della squadra mobile e coordinate dalla Procura della città emiliana.
Si chiamava Daniele Tanzi, aveva 18 anni, era residente a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, il ragazzo trovato morto nel vecchio mulino non lontano dalla frazione Vicofertile. Frequentava l’Istituto Santa Chiara a Casalmaggiore, dove era iscritto al quarto anno. La causa del decesso potrebbero essere state diverse ferite di arma da taglio all’addome. Il cadavere è stato ritrovato nell’edificio dalla polizia nella notte. La fidanzata di Daniele, sua coetanea, una giovane del posto, avrebbe a sua volta riportato delle ferite lievi e sarebbe stata medicata al pronto soccorso della città ducale.
Sono durate circa un giorno le indagini per provare a ricostruire il fatto. Secondo gli inquirenti, i tre giovani si sarebbero visti nell’edificio dopo la mezzanotte e lì sarebbe scoppiata una lite. Tanzi sarebbe colpito con un coltello, nell’edificio, dall’ex della sua fidanzata. L’aggressore poi sarebbe fuggito gettando via l’oggetto. La giovane, ferita, a quel punto avrebbe dato l’allarme. Nel corso delle indagini la polizia ha cercato e portato in Questura il sospettato che avrebbe indicato agli investigatori dove trovare l’arma. In un canale non distante dal mulino abbandonato gli agenti della Scientifica hanno trovato il coltello e il suo giubbotto, ancora macchiato di sangue. Il racconto del ragazzo sarebbe stato confermato da quello della giovane, sentita una volta dimessa del pronto soccorso.
Durante l’interrogatorio avrebbe ammesso di aver agito per motivi di gelosia, Patrick Mallardo, 20 anni, il ragazzo fermato nell’ambito delle indagini sulla morte di Daniele Tanzi giovane. Le dichiarazioni spontanee che avrebbe reso e e il ritrovamento “dell’arma del delitto (un coltello con una lunga lama)”, scrive la Procura in un nota, insieme a “parte degli indumenti usati dal giovane aggressore, che se ne era liberato subito dopo il fatto, costituiscono riscontri alla ricostruzione operata dagli inquirenti sulla scorta delle dichiarazioni della ragazza”.
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