I Nas hanno oscurato 11 siti sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di farmaci e medicinali che in questi mesi sono stati a vario titolo collegati all’emergenza pandemica da Covid 19.
Oltre a una serie di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione e vendibili solo in farmacia, i carabinieri hanno individuato l’offerta di vendita di medicinali soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da Sarscov-2, tra cui gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina.
I siti web oscurati presenti su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili – spiegano i Nas in un comunicato – pubblicizzavano in italiano oltre agli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, anche antivirali lopinavir/ritonavir. Nonché l’antibiotico azitromicina, e l’antinfiammatorio colchicina, oggetto di uno studio sperimentale nel trattamento del Covid-19.
I Nas hanno anche trovato medicinali con un altro antinfiammatorio, l’indometacina, la cui assunzione fuori stretto controllo medico può provocare gravissimi effetti collaterali, e l’antivirale daclatasvir, offerto in rete nonostante l’Ema ne abbia vietato l’uso in tutta l’Unione Europea.
Anche nell’inizio di questo 2021, sottolineano i Nas in una nota, si conferma quanto già visto nel 2020, e cioè che il mercato virtuale su internet è un’importante fonte di commercio di farmaci, con gravi pericoli per la salute dei cittadini.
Particolarmente a rischio sono gli utenti che consultano la parte “in chiaro” e indicizzata della rete agevolmente accessibile e alla portata di tutti. A tal fine i carabinieri del Nas ricordano che i farmaci con obbligo di prescrizione non possono essere venduti su internet e l’offerta in vendita e la pubblicità dei medicinali senza obbligo di prescrizione può essere fatta on line solo sui siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati, riconoscibili dal Logo Identificativo Nazionale su ciascuna pagina del sito web.
Non è la prima volta vengono scoperti siti che vendono online farmaci anti covid. Lo scorso 30 dicembre sempre i Nas avevano oscurato altri 102 siti web che erano collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili.
Anche quella volta, i Carabinieri del NAS hanno avevano individuato l’offerta in vendita dei medicinali contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da SARSCOV-2 come, soprattutto, l’antimalarico clorochina.
Sulla clorochina, analogamente all’idrossiclorochina, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva pubblicato il 22 dicembre 2020 una scheda aggiornata contenente elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto tra benefici e rischi sul singolo paziente, e gli antivirali lopinavir/ritonavir, di cui la medesima Agenzia regolatoria ha sospeso l’utilizzo offal di fuori degli studi sperimentali clinici.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ringraziato pubblicamente i Nas per l’operazione odierna. “È importante – scrive Speranza su Twitter – tenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei farmaci e sulla loro regolare distribuzione. Per questo voglio ringraziare i Nas-Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per l’operazione, condotta in sintonia con il Ministero della Salute, di oscuramento di numerosi siti web che pubblicizzavano e vendevano in modo illegale presunti medicinali anti Covid-19. Su farmaci e terapie dobbiamo fidarci della serietà e competenza dei nostri professionisti sanitari e del Ssn”.
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