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Verso il nuovo Dpcm: gli scenari per il Natale 2020

Un Natale diverso da quelli vissuti finora. Sembra l’unica cosa certa al momento, in una fase in cui la pandemia continua a far registrare numeri importanti. E in cui l’Italia si avvicina al periodo delle festività fra nuove prospettive di restrizioni. Il 3 dicembre inizierà probabilmente una nuova fase dell’avvicinamento al Natale, con la scadenza del Dpcm e l’entrata in vigore di quello che dovrebbe regolamentare il mese in entrata. Possibile deroga alla mobilità fra le regioni ma solo se i dati lo consentiranno (si era ipotizzata anche la chiusura dei Comuni), mentre per quanto riguarda i consueti festeggiamenti, soprattutto quelli di Capodanno, non ci saranno deroghe da parte del governo. Nessun ritrovo in piazza né altre occasioni di assembramento, con il presidente del Consiglio che ha già invitato a “festeggiamenti sobri” per non scoprire il fianco a una nuova recrudescenza del virus.

Verso il Natale

Per quanto riguarda le attività commerciali, la situazione è al momento diversa a seconda del “colore” dei territori. Considerando che il periodo natalizio corrisponde, per molte attività, al 30% del fatturato annuo, è possibile che venga decisa una “tregua” per consentire, come ha spiegato lo stesso Conte, “di scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere”. Resterà probabilmente il sistema di divisione in fasce ed è possibile che per il periodo strettamente di festività venga adottato addirittura un nuovo Dpcm. Sulla questione cenoni, vigeranno delle raccomandazioni: “Questo Natale – spiega il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa – dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile. Più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio”. L’allentamento sarà probabilmente previsto anche per ristoranti e pub, mentre i centri commerciali potrebbero riaprire nei fine settimana.

Piazze e scuole

“Mancano 40 giorni a Natale – ha detto ancora Zampa – e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni. Ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe”. Ancora vigente il coprifuoco che potrebbe avere un’estensione fino alle 23, forse anche oltre per la sera del 24 e del 31 dicembre. Invece nessuna apertura, appunto, per gli eventi di piazza: “Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste – conferma il sottosegretario alla Salute – saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata”. Per le scuole il dibattito è ancora aperto: per ora la chiusura per licei e istituti dovrebbe perdurare, almeno fino all’Epifania. Poi si deciderà con il nuovo quadro epidemiologico.

Damiano Mattana

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