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Covid, in diminuzione i nuovi casi e i decessi

In discesa i nuovi casi giornalieri di positività al  Covid individuati nel nostro Paese e i decessi, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute. Sale di un punto la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale di un punto, arrivando al 10%, cresce in sette regioni nelle ultime 24 ore e cinque Regioni registrano un’occupazione oltre la soglia di allerta del 15%, secondo dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), mentre rimane stabile al 2% quella di terapie intensive occupate.

I dati

I nuovi casi  Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 47.763, quando ieri erano stati 65.925, mentre i decessi passano da 80 a 69.

In un giorno sono stati effettuati 244.746 tamponi molecolari e antigenici effettuati, rispetto ai 333.204 delle precedenti 24 ore, mentre il tasso di positività scende dal 19,8% all’odierno 19,5%.

Aumentano di quattro unità i pazienti in terapia intensiva, 228, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.484 (225 in più).

Occupazione posti letto

Rispetto al giorno precedente, la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, secondo Agenas, cala in tre regioni o province autonome: Basilicata (8%), Molise (4%) e Pa Bolzano (28%). E’ stabile nelle restanti 10 regioni: Abruzzo (a 12%), Campania (7%), Emilia Romagna (10%), Lazio (8%), Liguria (12%), Pa Trento (16%), Piemonte (10%), Puglia (5%), Sardegna (6%), Sicilia (7%). Cinque regioni superano la soglia di allerta del 15%: Calabria (16%), Friuli Venezia Giulia (19%), Umbria (27%), Pa Bolzano (28%) e Valle d’Aosta (45%). Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cresce in Puglia (2%), Friuli Venezia Giulia (7%) e Toscana (4%). Cala in 4 regioni: Marche (0%), Pa Trento (2%), Sardegna (2%) e Umbria (1%). E’ stabile in 11 regioni: Abruzzo (al 1%), Calabria (al 3%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (4%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Pa Bolzano (5%), Piemonte (3%), Sicilia (2%) e Veneto (3%). In 5 regioni la variazione non è disponibile: Basilicata (1%), Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%). Tutte le regioni sono sotto il 10%.

Lorenzo Cipolla

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