Primo piano

Campania, oltre 2 mila casi. De Luca: “Serve un lockdown generale”

Ognio giorno che passa la parola lockdown appare sempre meno un tabù. Finora si è cercato di scongiurarlo, per non assestare all’economia italiana un altro colpo troppo duro. Al momento, però, la situazione dei contagi in tutto il Paese ha fatto sì che la chiusura generalizzata diventasse sempre più un’ipotesi concreta. Per il momento il premier Conte va per la strada tracciata dal Dpcm: misure localizzate, restrizioni ma non la paralisi totale del sistema produttivo del Paese. E il presidente del Consiglio, pur ribadendo la guardia alta del governo, spiega che “dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva come pure delle scuole e degli uffici pubblici”. Strategia che non vede accordo totale fra le Regioni, Campania in primis, col presidente De Luca che, via Facebook, lancia un nuovo allarme nella giornata in cui in regione si registra il record di nuovi casi (2.280).

Campania verso il lockdown

Nel suo nuovo videomessaggio, De Luca spiega che “i dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E’ indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”.

Dichiarazioni che si inseriscono in un contesto regionale in cui i casi giornalieri balzano dai 1.541 a oltre 2 mila in appena 24 ore, con una percentuale di contagi sui tamponi eseguiti che passa dal 12,8% al 14,5%. Numeri che, secondo De Luca, portano alla direzione “della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”.

Terapie intensive, rischio intasamento

Nel giorno in cui, al Sud, anche la Calabria opta per nuove misure restrittive, disponendo la didattica a distanza per le scuole superiori, il governatore campano insiste su misure ancora più serrate. “La programmazione ci consente ancora di reggere ma con questi numeri non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto. Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”.

Damiano Mattana

Recent Posts

In Italia 60mila decessi per l’amianto in dieci anni

In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone morte per malattie…

27 Aprile 2024

Chi sono i 29 “alfieri della Repubblica”

Ventinove giovani alfieri della Repubblica: un riconoscimento alla solidarietà, ai comportamenti virtuosi e all'attenzione per…

27 Aprile 2024

Occupazione in crescita rispetto al pre-Covid

Nel 2023 la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità,…

27 Aprile 2024

Fine settimana di bel tempo, piogge sul Nord Ovest

La temperatura risale durante questo fine settimana, dopo le massime di circa 12 gradi toccate…

27 Aprile 2024

Iran, rilasciato l’equipaggio della nave sequestrata

I 25 membri dell'equipaggio della portacontainer "Ariel" di Msc, sequestrata dai pasdaran 14 giorni fa…

27 Aprile 2024

Israele, sirene di allarme al confine con il Libano

Le sirene suonano al nord di Israele, al confine con il Libano. L'aviazione israeliana ha…

27 Aprile 2024