Sicilia, stop ai collegamenti. Salerno: quattro comuni in quarantena

Il decreto dopo l'allarme per l'esodo dei siciliani dal Nord Italia. In Campania, 11 contagiati dopo un incontro in hotel

Immagine di repertorio

Sono stati sospesi i trasporti in Sicilia. Questa mattina la ministra Paola De Micheli ha firmato il decreto che chiude l’isola ai collegamenti aerei, nazionali ed internazionali, ad eccezione di due voli garantiti nella tratta Roma – Palermo/Catania. Gli unici spostamenti di passeggeri consentiti necessiteranno “comprovate esigenze d lavoro e salute”. Con Roma sarà, invece, mantenuto un treno Intercity al giorno. Il provvedimento drastico è stato preso dopo l’allarme lanciato dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, sul ritorno dei Siciliani dalle regioni del Nord Italia, “almeno 31mila in pochi giorni” ha dichiarato il governatore.

Vallo di Diano in quarantena

C’è il timore dell’insorgenza di un cluster di contagi al Sud Italia dietro il provvedimento della Regione Campania, che mette quattro comuni in quarantena. È la decisione presa dal governatore Vincenzo De Luca per quattro centri del Vallo di Diano, in provincia di Salerno: Atena Lucana, Caggiano, Polla e Sala Consilina sono i comuni in cui si è registrato un picco di contagi dopo il ritiro di una comunità in un hotel di Atena Lucana, il 28, 29 e 1 marzo scorsi. La decisione è stata presa dopo che il un uomo del Comune di Bellizzi di 76 anni, risultato positivo al test per il Covid-19, è morto il 10 marzo scorso. Attualmente sono 11 i contagi registrati in loco per una comunità che conta circa 23mila abitanti.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

 

Controlli anche in Basilicata

Nell’ordinanza datata 15 marzo, il presidente De Luca spiega che i 17 cittadini positivi “hanno avuto contatti con un rilevantissimo numero di persone” che risiedono nei centri messi in quarantena. La Regione ha anche dato mandato alla Asl di Salerno di procedere alla denuncia nei confronti degli organizzatori e partecipanti al ritiro per violazione dell’ordinanza e “il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio”. Le forze in campo stanno valutando di tracciare anche gli spostamenti nella vicina Basilicata, dove s’ipotizzano alcuni contatti con i soggetti attualmente positivi.