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Scostamento di bilancio: dopo la Camera, arriva anche l’ok del Senato

Via libera praticamente unanime dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio. I voti a favore sono stati 552, nessun contrario, sei gli astenuti. Poche ore dopo, arriva anche il sì del Senato: 278 i voti favorevoli, 4 gli astenuti e 4 i voti contrari. Anche qui, come alla Camera, il Centrodestra ha votato a favore.

In base alla Costituzione era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti. Alla votazione hanno partecipato numerosi ministri e sottosegretari: tra loro Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri che ha avuto qualche problema tecnico prima di riuscire ad attivare il proprio meccanismo di voto. Essendo stata approvata la mozione della maggioranza, il testo di opposizione non è stato posto in votazione.

Al via il voto al Senato

Subito dopo il voto di Montecitorio, era iniziata la discussione nell’Aula del Senato sulla relazione presentata dal governo al Parlamento sullo slittamento dal pareggio di bilancio, prevista per questo pomeriggio alle 16.30. La maggioranza ha depositato la risoluzione sullo scostamento, identica a quella della Camera con la quale si chiede al governo di rafforzare gli interventi a favore degli autonomi. Anche il centrodestra ha predisposto un testo, che dovrebbe ricalcare quello presentato a Montecitorio. Le votazioni, che richiedono la maggioranza assoluta pari a quota 161 senatori, si terranno nel pomeriggio. 

Forza Italia aveva annunciato il voto favorevole allo scostamento perché il governo ha accolto tutte le proposte del centrodestra, aveva comunicato Silvio Berlusconi in un collegamento con i deputati azzurri. L’ex premier aveva aggiunto che si aspetta che lo stesso farà tutto il centrodestra.

Scostamento di bilancio, un voto per l’italia

“Noi abbiamo valutato attentamente quale apertura di credito dare non alla maggioranza ma all’ipotesi per la quale è nel confronto che si può far uscire dalle secche l’Italia. Il nostro voto non è ispirato a secondi fini, e siamo fieramente all’opposizione. Non abbiamo desiderio di confusione o commistione di ruoli. Questo voto non è per voi, è per l’Italia“. Ha detto il Aula il vicecapogruppo di Fdi Tommaso Foti preannunciando che il gruppo non voterà contro lo scostamento di bilancio. Il voto potrebbe essere o astensione o anche un sì a secondo del parere del governo alla risoluzione delle opposizioni. “Siamo pronti a votare Sì, come correttamente spiegato da Berlusconi sulla base di un documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo“. Avevano anticipato Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Conte: “Un segnale positivo per il Paese”

“La votazione alla Camera sulla risoluzione di maggioranza relativa allo scostamento di bilancio è un ottimo segnale in questo momento di particolare difficoltà che sta attraversando il Paese. Tra le forze di opposizione prevale la via del dialogo e di un approccio costruttivo e per questo ringrazio, in particolare, quanti l’hanno voluta perseguire sin dall’inizio, con determinazione ma sempre nella chiarezza dei ruoli”. Lo dichiara il premier Giuseppe Conte. “Auspico che questo clima di confronto e di dialogo possa accompagnare anche i prossimi, delicati passaggi che dovremo affrontare per uscire da questo periodo di emergenza”.

Chapeau a Berlusconi da Franceschini

“Una scelta di responsabilità di Berlusconi che ha politicamente costretto le altre forze di centrodestra a cambiare linea e ad adeguarsi. Chapeau”. Così il capodelegazione Pd al governo e ministro della Cultura Dario Franceschini lasciando Montecitorio dopo il voto sullo scostamento, al quale anche il centrodestra ha votato sì.

Meloni: “Il governo ci ha dato ragione”

“Il governo ci dà ragione seppure con ritardo, il che significa che con un lavoro molto lungo di attenzione e disponibilità, noi abbiamo costretto la maggioranza a rivedere le sue posizioni. Sono contenta che la maggioranza arrivi sulle nostre proposte di buonsenso, la battaglia non si esaurisce. Noi con questo voto dimostriamo che l’assenza di dialogo era responsabilità del governo e dell’opposizione, la scorsa volta il governo non fu disponibile e quindi ci astenemmo, questo voto dimostra che noi vigliamo dare una mano all’Italia. Noi ieri ci abbiamo messo 20 minuti a fare un documento comune, la risoluzione presentata un secondo prima, noi siamo compatti, nessun partito singolarmente avrebbe portato questi risultati”. Lo afferma la leader di di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama con Tajani e Salvini.

Salvini: “Governo costretto a ascoltare il Paese”

“Un bel successo. Il governo ha capito che da solo non va da nessuna parte. É stato costretto a ascoltare non il centrodestra unito, ma il Paese. Se andrà avanti, vediamo. Questo è solo l’inizio, penso a un tavolo sulla scuola, da domani con Conte e Azzolina. Noi ci siamo“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa congiunta del centrodestra.

Rossella Avella

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