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Il giorno del volo del primo aeromobile aerostato sull’oceano

Il 17 agosto 1978, il pallone aerostatico Double Eagle II, pilotato da tre uomini (Ben Abruzzo, Maxie Anderson e Larry Newman) atterrò a Miserey, una località della Normandia, in Francia, a circa 100 Km da Parigi, dopo essersi alzato in volo a Presque Isle, una cittadina del Maine, negli Usa, l’11 agosto. Era il primo aereomobile aerostato in volo.

 

Il lancio della Nasa dell’aereomobile aerostato

Fu la prima attraversata dell’Oceano Atlantico effettuata su un pallone. La NASA è solita lanciare nell’atmosfera, anche nella fascia più alta, enormi palloni onde eseguire valutazioni scientifiche di tipo diverso. Questi palloni scientifici possono a volte assumere dimensioni davvero enormi.

Stavolta, però, la NASA ha battuto ogni record rilasciando nell’atmosfera terrestre un enorme pallone, denominato “Big 60”, considerato il pallone a pressione zero più grande mai costruito dalla NASA con un volume di 60 milioni di piedi cubici, equivalenti a 1,7 milioni di metri cubi.

Il pallone aerostatico, grande quasi quanto uno stadio da football, è stato lanciato da Fort Sumner, New Mexico, il 17 agosto. Si calcola che se si stendesse per terra tutto il materiale di cui è composto, un materiale di per sé finissimo, si potrebbero coprire 8 ettari di terreno.

Secondo i funzionari della stessa NASA, questo pallone avrebbe stabilito un nuovo record di altitudine raggiungendo i 159.000 piedi (48.500 m) di altezza per un volo di otto ore durante le quali ha resistito a temperature di -90 °C.

 

Come ha viaggiato nell’atmosfera un aereomobile areostato

Il pallone ha viaggiato nella stratosfera salendo più in alto di circa 8 km rispetto al pallone che deteneva il record precedente. Gli stessi funzionari hanno calcolato che questo pallone, potenzialmente, potrebbe sollevare senza problemi un carico pesante quanto un veicolo a quattro ore.

L’aerostato è un particolare aeromobile che vola per sostentazione statica; esso, cioè, tende a salire nell’atmosfera in quanto risulta più leggero dell’aria che lo circonda (secondo il noto principio di Archimede).

 

La tipologie di aerostati

A seconda della possibilità di venir manovrati, gli aerostati possono essere divisi in due grandi classi:

  • i palloni aerostatici (liberi o frenati), che sono privi di strumenti di manovra e direzionamento. A questa classe appartengono anche le mongolfiere, in grado di trasportare esseri umani in una apposita ‘gondola’ posta sotto al pallone di sostentamento.
  • i dirigibili, che essendo provvisti di motori e organi di stabilità possono essere più propriamente guidati (o diretti, come suggerisce il nome stesso).

 

 

Rossella Avella

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