Dopo giorni di terapia intensiva, ricoverato all’ospedale di Crema, l’ex presidente della Federciclismo non ce la fa. A 67 anni, muore Giancarlo Ceruti, anche lui ucciso da corona virus. Ceruti ha guidato la Federciclismo dal 1997 al 2005 e in quegli anni ha vissuto l’ascesa e poi la tragedia del Pirata, con cui ebbe scontri durissimi nel 1999. Nel 2004 festeggiò anche l’oro olimpico di Bettini. Negli stessi anni è stato anche componente del Consiglio nazionale Coni e della Commissione mondiale per la Lotta al doping dell’Unione ciclistica internazionale (Uci), e Consigliere nazionale dell’Istituto del credito sportivo.
Nei giorni scori le condizioni del dirigente e scrittore cremasco, originario di Pianengo, sembravano essere migliorate. Aveva ripreso coscienza, e un flebile fascio di luce sembrava intravedersi infondo al tunnel. Purtroppo, il buio è prevalso, il Covid19 ha vinto e l’ex presidente non ce l’ha fatta. Ceruti lascia un vuoto profondo nell’intero panorama sportivo italiano, ma anche sul territorio cremasco e cremonese.
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