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Zedda ammette la sconfitta, festeggia Solinas

Ho mandato un messaggio a Solinas per augurargli buon lavoro”. Massimo Zedda, candidato governatore della Sardegna del centrosinistra, ha ammesso la sconfitta quando lo spoglio è ancora in corso. Il margine di vantaggio di Solinas (centrodestra) è talmente ampio da escludere qualsiasi speranza di recupero. Entusiasta il, di fatto, neo-eletto: “Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia, è stato premiato il progetto di governo che abbiamo presentato. Non ho mai visto un testa a testa, che non rispondeva al vero, 14 punti di vantaggio rappresentano un dato incontrovertibile”.

Le liste

Un risultato che riflette quello delle liste. Il centrodestra è al 52,05%, il centrosinistra al 30,23%. Secondo questi dati, il Pd risulta ancora il primo partito col 13,05%, sempre davanti alla Lega con l'11,87% e seguito dal Partito sardo d'azione con il 10,08% e da FI con il 8,01%. Il M5s è al 9,67%, Sardegna2020 (una delle liste del centrodestra col consigliere regionale azzurro uscente Stefano Tunis) è al 4,10%, Fratelli d'Italia al 4,92% e Leu al 3,75%. I Riformatori sono al 4,72%, l'Udc al 3,98%. Il Partito dei sardi è 3,26%, Sardi liberi al 2,04%, Autodeterminatzione all'1,98% e Sinistra sarda allo 0,64%. 

Reazioni

Il centrodestra torna quindi alla guida della regione insulare e il vicepremier Salvini commenta: “Dalle politiche a oggi se c'è una cosa certa è che su sei consultazioni elettorali, la Lega vince 6 a zero sul Pd. Anche in Sardegna, dopo il Friuli, il Molise, Trento, Bolzano e l'Abruzzo i cittadini hanno scelto di far governare la Lega. E come in Abruzzo anche in Sardegna è la prima volta che ci presentiamo alle Regionali. Grazie a tutti quelli che hanno deciso di darci fiducia”. Fa riflettere, invece, il flop pentastellato anche se Luigi Di Maio non fa drammi: “Andremo avanti con la riorganizzazione e tra domani e dopodomani ci saranno novità importanti per il Movimento. Questa riorganizzazione non è una cosa per il M5s: servirà agli italiani perche noi siamo al governo ed abbiamo decine di istanze che arrivano dal territorio nazionale. La riorganizzazione ci aiuterà ad essere più capillare a rispondere alle esigenze dei cittadini”. Per la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, la batosta del M5s è molto più emblematica: “Dopo questo nuovo tracollo dei Cinque Stelle mi sembra che la fine del governo si stia avvicinando”. Per Andrea Marcucci (Pd) le “forze di governo non escono bene da queste regionali”. Per i dem, il buon risultato ottenuto da Zedda, pur senza testa a testa, significa che il centrosinistra è, nel futuro, l'unica forza in grado di opporsi al centrodestra.

Alberto Tuno

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