Tfr in busta paga: porterà 2,7 miliardi in più per i consumi

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L’opzione Tfr in busta paga potrà portare aumento di 0,1 punti di Pil con una crescita di 2,7 miliardi dei consumi: è quanto scritto nella documentazione depositata in commissione Bilancio di Camera e Senato, in occasione dell’audizione di Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, sul Ddl di stabilità. Ma, da parte dell’Upb, non ci sono solo plausi alla manovra del governo: il vero nodo, secondo Pisauro, sono le tasse: “Rischiamo – ha detto il presidente – di aumentare le imposte di 16 miliardi nel 2016. Per impedirlo occorrerebbe tagliare la spesa”.

Tra i punti di forza della Legge di Stabilità, Pisauro ha citato gli interventi sul cuneo fiscale, “che rappresentano il sostegno ai consumi”. Anche il bonus Irpef da 80 euro, gli sgravi per la decontribuzione e la riduzione Irap, avranno ricadute positive, così come le norme sul Tfr: tutte “misure di sostegno alla spesa delle famiglie”. Il bonus Irpef, in particolare, sarebbe in grado di produrre 4,4 miliardi di euro di incremento ai consumi. Mentre, secondo Pisauro, “sembra potersi confermare la stima del gettito derivante dalle modifiche sui meccanismi di versamento dell’Iva”.

Un punto interrogativo resta quello dei giochi: un settore, secondo il presidente dell’Upb, ad alta frequenza di contenziosi. Per questo motivo, “è preferibile rinviate la registrazione del maggior gettito, 900 milioni, a consuntivo”. Oltre alle norme sui giochi, il presidente dell’Upb ha evidenziato “margini di rischio significativi” per lo sgravio contributivo triennale concesso ai neo assunti a tempo indeterminato: “La misura – ha detto Pisauro – potrebbe costare circa 400 milioni in più nel 2015 e un miliardo nei due anni successivi”.