Tasi, per una famiglia su due è più cara dell’Imu

E’ l’ultimo appuntamento dell’anno con le tasse sulla casa. Il 16 dicembre sarà il termine ultimo per pagare il saldo dell’Imu e quello della Tasi, un pagamento doppio che però dal prossimo anno potrebbe essere cancellato. Il governo, infatti, ha preannunciato il ritorno ad una tassa unica, la Local tax, che almeno eviterà le complicazioni dei conteggi.

Per la Tasi la prima rata è stata pagata solo due mesi fa, ad ottobre, negli oltre 5.220 comuni nei quali era saltato l’appuntamento di giugno per il ritardo nell’approvazione di aliquote e detrazioni. Sono solo 659 invece i comuni per i quali non è stata presa alcuna delibera nei mesi scorsi, e quindi l’imposta si pagherà per la prima volta a dicembre. Una famiglia su due (il 53,5%) verserà per la prima casa un conto Tasi più salato dell’Imu. Il gettito stimato è di 3,7 miliardi. Lo afferma la Uil secondo cui “è vero che nel complesso la Tasi sarà più bassa dell’Imu, ma la distribuzione sarà meno equa”. L’aliquota media nei capoluoghi è del 2,6 per mille, 100.000 combinazioni di detrazioni.

Secondo i calcoli della Uil il costo medio della Tasi sulla prima casa è di 156 euro, che sale e 197 per i capoluoghi. La città più cara è Torino dove si pagano 403 euro, seguita da Roma, 391 euro, Siena (356) e Firenze (346). Olbia e Ragusa sono i paradisi del mondo Tasi con aliquota zero. Qui non la paga nessun proprietario di prima casa.