Sud e scuola, i tavoli del premier

Domani  il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, firmerà a Palazzo Chigi alle 15.30 gli accordi fra il Miur, la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa e Cassa Depositi e Prestiti in materia di edilizia scolastica. Dalle 16.30 sono invece in programma gli incontri con le parti sociali sul Piano per il Sud.

Ciclo di incontri

Si apre domattina il secondo tavolo tra governo e parti sociali in vista della manovra. Questa volta il tema sarà il Mezzogiorno. I lavori preparatori per la manovra economica hanno quindi ufficialmente preso il via. Il ciclo di incontri voluto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato inaugurato giovedì quando a Palazzo Chigi, per sei ore, si sono seduti attorno al tavolo alcuni rappresentanti dell'esecutivo, parti sociali e associazioni di categoria per fare il punto sulla riforma fiscale. Domani si lavorerà, invece, per cominciare a mettere nero su bianco il piano per il Sud, riferisce l’Agi. Di definito ancora non c'è molto: si tratta di una fase ancora interlocutoria, spiegano fonti vicine all'esecutivo. In sostanza il governo ascolterà proposte e richieste, si raccoglieranno le idee e, dopo l'ultimo incontro in programma per il 5 agosto su lavoro e politiche sociali, ci si riaggiornerà a settembre, quando i lavori sulla legge di bilancio entreranno nel vivo. I sindacati, evidenzia l’Agi, porteranno a Conte le loro istanze ribadendo che per il rilancio del Sud è necessaria e urgente una politica economica non più orientata al superamento della crisi, ma espansiva e capace di far ripartire la produzione ed i servizi nonché di generare quel processo di redistribuzione della ricchezza.

I temi in discussione

Si parlerà soprattutto di infrastrutture, messa in sicurezza del territorio e degli edifici, sanità. E ancora, Cgil, Cisl e Uil ribadiranno la necessità di un nuovo modello di governance delle politiche industriali e di sviluppo, incentivi e investimenti, pubblica amministrazione e sicurezza. Conte, da parte sua, ha sottolineato che “il governo continuerà a fare squadra con le migliori energie dell'Italia per realizzare insieme una manovra economica in favore della crescita, della fiducia e dell'equità sociale”. La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan ritiene “indispensabile” il taglio del cuneo fiscale “anche a sostegno delle nostre imprese e non solo per equità sociale, per rendere buste paga più forti”. E aggiunge: “Non è un caso che tutte le parti sociali anche quelle datoriali, dicano dove indirizzare l'abbattimento del cuneo, ossia verso un rafforzamento delle buste paghe”.

Le proposte della Cisl

Secondo la leader della Cisl, “aumentare il reddito significa aumentare i consumi interni, poiché 75% delle industrie in Italia lavorano per consumi interni. La produttività è altro tema fondamentale: noi chiediamo tasse zero sulla contrattazione di produttività di secondo livello, come già avviene in tanti altri paesi europei”. E “il reddito da lavoro deve essere rafforzato. mi sembra che il governo non abbia ancora idee chiare su questo. speriamo di schiarirgliele con questi incontri”. Parlando a Radio 24 di Blutec e delle crisi industriali, Annamaria Furlan ha sottolineato che “da tanto tempo che questa azienda è un disastro per i dipendenti. Le crisi industriali non possono essere affrontate solo con ammortizzatori sociali, che rimangono comunque importanti”. Gli stati delle crisi “vanno monitorati costantemente e serve azione di ricerca di nuovi soggetti industriali ed investitori seri, interventi che il governo deve fare: è una azione molto complessa dove ci vuole attenzione, da parte di tutti, ma ognuno deve fare il proprio mestiere. Solo il sindacato è un po' poco”. Serve “un’azione di monitoraggio ed un intervento da parte dei governi è fondamentale. Notiamo da troppo tempo, un po' di lassismo, di distanza, sembra che non sia nelle priorità delle azioni di questo governo e questo è assolutamente sbagliato”.