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Sindacati: “Confusione e incertezza sui vaccini inaccettabile”

La confusione e l'incertezza sui vaccini è inaccettabile. Noi crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi”. Lo scrivono in una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil Scuola.

Per i sindacati “il delicato tema delle vaccinazioni e dell'accesso alla scuola pubblica continua ad essere utilizzato per l'ennesima polemica ed è oggetto di pesanti strumentalizzazioni“. “Riteniamo indispensabile che ogni disposizione organizzativa che pone oneri e responsabilità a carico dei dirigenti scolastici e delle segreterie delle scuole debba essere oggetto di informazione sindacale e per questo chiediamo di essere convocati al più presto”, concludono i sindacalisti.

La legge

La legge 119/2017 sull’obbligo vaccinale dei minori di anni sedici aveva previsto che per l’a.s. 2018/2019, in fase di prima applicazione, le famiglie avrebbero potuto autocertificare l’avvenuto adempimento o i motivi del suo eventuale differimento, impegnandosi a consegnare alla scuola, entro il 10 marzo 2018, la certificazione comprovante quanto dichiarato. In caso di mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva, i dirigenti scolastici non avrebbero dovuto ammettere alla frequenza i bambini della scuola dell’infanzia, segnalando comunque alle autorità sanitarie i nominativi di tutti gli alunni – anche di scuola primaria e secondaria regolarmente ammessi– che non risultavano in regola con le vaccinazioni.

All’approssimarsi della scadenza del 10 marzo, evidenzia Flc Cigl – la nota congiunta ricorda ai dirigenti scolastici l’adempimento a loro carico – compreso l’obbligo di sospendere dalla frequenza della scuola dell’infanzia gli inadempienti – e indica una procedura semplificata per le regioni in cui sono state istituite le anagrafi vaccinali: i genitori non sono obbligati a documentare le autocertificazioni prodotte a settembre, le scuole inviano alle Aziende sanitarie (ASL) gli elenchi degli alunni frequentanti che le ASL restituiscono corredati, ove necessario, con indicazioni relative al mancato adempimento vaccinale (non in regola con gli obblighi, non ha presentato formale richiesta di vaccinazione, non ricade nelle condizioni di esonero, omissione o differimento).

Purtroppo, denunciano i sindacati, nessuna istituzione ha comunicato alle scuole l’elenco delle regioni e delle ASL in cui risultano attivate le anagrafi vaccinali, creando serie difficoltà operative ai dirigenti degli istituti scolastici.

redazione

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