Sanità: sciopero degli infermieri pubblici

Oggi la sanità incrocia le braccia con uno sciopero degli infermieri pubblici che rischia di bloccare oltre 30mila interventi. E’ stato proclamato dal sindacato professioni infermieristiche Nursind per protestare contro il blocco del turn over e quello contrattuale.
Il segretario nazionale del Nurdis, Andrea Bottega, fa sapere che aderiranno “circa 22mila dei 220mila infermieri italiani. Oggi si fermeranno dunque le attività ospedaliere degli ambulatori, dalla radiologia agli esami di endoscopia, ed a rischio è pure l’attività delle sale operatorie per quanto riguarda gli interventi chirurgici già programmati, ma saranno garantiti gli interventi d’urgenza”.

Riguardo lo Sblocco del turn over Botterga dice:” Il ricambio del personale con la sostituzione di coloro che vanno in pensione è bloccato infatti dal 2008, soprattutto nelle Regioni in piano di rientro. Ciò vuol dire che gli infermieri sono sempre di meno, nonostante la mole di lavoro”.
Il problema più grave risiede nella mancanza di oltre 100mila infermieri. Il segretario nazionale ribadisce che ad “oggi sono circa 25mila gli infermieri senza lavoro e agli ormai rarissimi concorsi pubblici si presentano in migliaia per pochissimi posti”. Inoltre – continua Botterga – “il contratto di categoria è scaduto 5 anni fa e da allora non è stato rinnovato. Ciò significa che i nostri stipendi sono fermi al 2009. Con la legge di stabilità il governo ha chiesto alle Regioni un taglio di risorse agli sprechi che innegabilmente esistono, ma tagliare sugli sprechi vuol dire riorganizzare il sistema dei servizi, cosa che non si può fare senza usare il lavoro professionale. Di fatto – conclude il segretario del Nurdis –  anche questa legge di stabilità ribadisce le politiche contro il lavoro pubblico il che vuol dire che i nuovi tagli andranno a penalizzare inevitabilmente i sistemi di garanzia dei livelli essenziali di assistenza”.